Si chiama “mobilità sostenibile”, sostanzialmente serve a limitare le emissioni inquinanti nell’atmosfera riducendo anche i problemi del traffico, ma in Basilicata è conosciuta quanto la ricetta della bagna càuda. I dati registrati dall’Isfort, l’istituto superiore di formazione e di ricerca per i trasporti, hanno relegato la Basilicata agli ultimi posti della graduatoria nazionale che ha misurato proprio l’attitudine al rispetto ambientale in fatto di spostamenti. Un trend nazionale che ha un valore assoluto anche quando si parla degli spostamenti casa-lavoro, misurati questa volta dall’Istat, in cui la Basilicata è seconda nell’utilizzo dell’automobile solo alle Marche. L’82,9% dei lucani usa l’auto anche quando il lavoro dista meno di 15 chilometri. Dietro l’apparente pigrizia dei lucani, che potrebbe essere letta anche come scarso senso ambientale, c’è in realtà un sistema di trasporti antiquato che spesso non permette alcuna alternativa all’auto, soprattutto per i pendolari. Chi non vive in città fa fatica a conciliare gli orari lavorativi con quelli di treni e pullman. Ma anche quando tratte e orari coincidono, l’auto è comunque il mezzo più comodo se paragonata ai treni superaffollati o ai pullman vetusti che avanzano lungo le problematiche strade lucane con l’insicurezza di chi rischia il guasto da un momento all’altro. Il peggiore, secondo le rilevazioni dell’Istat relative al 2016, è il valore legato all’utilizzo del treno: solo lo 0,9% dei lucani percorre le strade ferrate per coprire la tratta casa-lavoro. Un dato che è tra i più bassi d’Italia e su cui occorre fare una riflessione sfatando alcuni luoghi comuni assai diffusi. In Basilicata vivere senz’auto è quasi eroico, ci sono poche scuse, è mancanza di cultura e organizzazione. Sono appena 4.558 i viaggiatori che ogni giorno attraversano la nostra Regione utilizzando il treno, molti di questi sono pendolari che lo utilizzano per motivi di studio o di lavoro. Rispondere alle esigenze di tanti cittadini e rendere il trasporto ferroviario una reale opzione per un numero sempre maggiore di persone, è un obiettivo che la Regione Basilicata deve perseguire, mettendo in campo una serie di importanti e concrete misure per migliorare le condizioni del sistema ferroviario e quelle di utenti e pendolari, come ad esempio il rinnovo del materiale rotabile, con l’immissione di nuovi treni e la sostituzioni di quelli più vecchi, la realizzazione di una variante di tracciato per migliorare il collegamento con l’area industriale di Melfi (Già stanziati 60 milioni) e la riqualificazione delle stazioni ferroviarie. Tutelare gli utenti è doveroso e significa anche incentivarli ad usare sempre di più il treno e sempre meno la macchina.