Potenza, striscione contro i centri di permanenza e adesivi antifascista. I Carabinieri denunciano tre ragazze

Nel giorno della Festa della Liberazione, i Carabinieri della Compagnia di Potenza, alla guida del Capitano Gennaro Cascone, nell’espletamento di un normale servizio di controllo del territorio, hanno denunciato, alla competente Autorità Giudiziaria, per i reati di istigazione a delinquere, in concorso, tre ragazze potentine. Si tratta di B. T. classe 1995, F. T. classe 1991 e S. S. classe 1986. Nella notte del 25 aprile, nel capoluogo di regione, i militari dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di una pattuglia, nei pressi della sede di Confindustria, notavano cinque giovani, parzialmente travisati, intenti ad affiggere uno striscione, su di un attraversamento pedonale, riportante la scritta in rosso e nero: “fuoco ai C.P.R.” (con riferimento ai centri di permanenza per il rimpatrio). Immediatamente, alla vista dei Carabinieri, i giovani si davano a precipitosa fuga, grazie alla prontezza dei militari che riuscivano ad individuarli, inseguirli e bloccarli in una strada adiacente, a bordo di un autovettura, venivano fermate le tre ragazze, mentre gli altri due ragazzi riuscivano a dileguarsi e far perdere le proprie tracce. All’esito ulteriori accertamenti, una delle giovani veniva trovata in possesso di 22 adesivi di forma circolare, riportanti una bandiera di colore rossa e nera e la scritta “Potenza antifascista”. Le operazioni degli operanti si concludevano con la denuncia a piede libero delle tre per i reati ex art. 110 e 414 del codice penale, ossia istigazione a delinquere, in concorso ed il sequestro sia dello striscione che degli adesivi.

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