A Bella “Un sacco di..solidarietà”. Iniziativa con 160 volontari per la raccolta di cibo e vestiario per i poveri

Le ultime settimane sono state molto impegnative per Don Ovidio, il viceparroco di Bella, e per Carmela Miraglia, Lucia Angrisani, Vito Stolfi, Carmine Di Vito, Mario Coviello, Antonella Santoro e tutti i 160 volontari di Bella, S. Antonio Casalini e San Cataldo che sabato 10 marzo, dalle 8,30 alle 24,00 hanno dato vita con tutta la cittadinanza del territorio alla “Giornata di solidarietà” per la raccolta di cibo e vestiario per i poveri. Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio con Marina Buoncristiano, responsabile della Caritas della Diocesi di Potenza e Marsico e con tutti i volontari del capoluogo ha guidato la preparazione dell’evento e il suo svolgimento. Con riunioni preparatorie il territorio è stato suddiviso tra i gruppi di volontari che si sono costituiti e le famiglie sono state visitate nei giorni precedenti la raccolta e fornite di palloncini e buste bianche con la scritta “Un sacco di…solidarietà”. Bella e le sue frazioni si sono colorate di palloncini e striscioni e l’Amministrazione Comunale, la Pro Loco, le associazioni C. Volas, Asd Bella Calcio, Only Team, Unitalsi, hanno patrocinato la giornata. Con la collaborazione dell’intero Istituto Comprensivo di Bella, della dirigente scolastica Viviana Mangano, dei docenti, degli alunni e delle loro famiglie sono stati preparati centri di raccolta nelle tre scuole. I piccoli e i grandi con le insegnanti hanno ascoltato l’appello di Don Ovidio che ha fatto il giro delle classi e delle sezioni e moltissimi hanno rinunciato ad un pacco di figurine e di patatine e sono venuti a scuola con quaderni, penne, colori, giocattoli, vestitini, e soprattutto pasta, riso, biscotti, succhi di frutta da donare.” Mio figlio- ha detto Donata, una mamma- ha voluto comperare quel formato di pastina che a lui piace tanto”. I volontari con le pettorine colorate hanno attraversato il paese e stazionato davanti ai supermercati e ai negozi. E in uno di questi è arrivata nonna Giovanna. Incerta sulle gambe, accompagnata dalla nipote, decisa mi ha detto”. Le mie figlie e nipoti hanno contribuito, anch’io devo fare la mia parte”. L’oratorio parrocchiale si è dotato di una tensostruttura e le aule della catechesi sono diventate centro di smistamento e raccolta. Mano a mano che il cibo e il vestiario veniva raccolto avveniva la sua catalogazione. Tutti sorridenti, instancabili, efficienti, confortati da un servizio di ristoro con caffè caldo e torte fatte in casa dalla volontarie e a pranzo panini e pizze rustiche hanno lavorato per oltre otto ore. Alle 16,00 puntuali sono arrivati i bambini e i ragazzi per accogliere in oratorio il vescovo che ha ringraziato con calore i grandi e soprattutto i piccoli.” Ricordate questa giornata-ha raccomandato- accogliete il sorriso di Cristo che vi ringrazia per la vostra generosità in questo tempo di quaresima, tempo di attesa e di rinunce”. La chiesa Santa Maria delle Grazie ha accolto centinaia di fedeli che con la Santa Messa hanno ringraziato il Signore per l’opportunità che è stata offerta a tanti di “fare il bene non a parole ma con i fatti “, come ci raccomanda papa Francesco. Don Ovidio fa un primo bilancio “Sono stati raccolti 35 quintali di cibo e oltre duemila capi di vestiario che verranno distribuiti ai poveri delle tre parrocchie di Bella e anche a quelli di Baragiano e Muro Lucano, per il tramite dei volontari dei Centri di ascolto Caritas che hanno partecipato alla giornata”. Dalle 18,00 grande festa per i bambini in oratorio con giochi, zucchero filato e un “Nutella party” e a seguire per i grandi la musica degli allievi del maestro Vincenzo Izzi con panini con salsiccia alla brace, pennette e buona birra. La comunità di Bella in festa conferma la sua capacità di aggregazione. Per la prima volta tutti insieme i cittadini di Bella, S. Antonio Casalini e San Cataldo con la Caritas hanno dimostrato che con un poco di impegno è possibile fare molto. E le persone del Marocco, della Nigeria, gli immigrati che sono fuggiti dalla guerra, dalla fame con i loro piccoli e che la cittadinanza ha accolto ha festeggiato e ringraziato riconoscente per quanto si sta facendo.

Mario Coviello

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *