Brienza, oggi si conclude “Incontri di Autore in rosa” con il romanzo di Antonella Ciervo

la-via-del-rosmarino-di-antonella-ciervo-02Si conclude oggi la rassegna “Incontri di Autore in rosa” – promossa dal Comune di Brienza -con la presentazione del romanzo della giornalista Antonella Ciervo “La via del rosmarino” (Edigrafema, collana Lucincittà). L’incontro con l’autrice,  che si terrà oggi (21 agosto) alle ore 20,30 in Piazza Unità di Italia inizio ore 18, sarà coordinato dal direttore di FullPress, Anna Bruno alla presenza  dell’Assessore alla cultura, Angela Scelzo. Antonella Ciervo (Belluno, 1965) è giornalista. Dall’Istria alla Sicilia, dalla Campania al Veneto, le radici di una famiglia melting pot, madre veneziana e padre italo-americano, la conducono in luoghi dalle culture e dai sapori differenti. Dopo l’infanzia trascorsa in Puglia, ritorna nella sua terra natale dove apprende i segreti delle parole nei lunghi silenzi del nonno e la passione per la cucina nelle pietanze prelibate della nonna. Qualche anno dopo si trasferisce definitivamente a Bari che oggi considera a tutti gli effetti la sua città. Nel 1982 comincia la sua esperienza lavorativa scrivendo per il quotidiano «Puglia». In seguito, nella città dei Sassi, fonda con altri colleghi «La Nuova Basilicata». Dal 2007 lavora nella redazione materana de «Il Quotidiano della Basilicata». Al centro de “La via del rosmarino “ il  tema dell’esistenza umana, diversamente interpretato e vissuto da chi, con potere e danaro, sancisce arbitrariamente una supremazia razziale e materiale sui più deboli. Le tranquille giornate di Sergio, proprietario del ristorante Abici situato nel borgo toscano di San Teodoro, vengono sconvolte dall’improvviso allontanamento di Carlo, amico fraterno con il quale condivide la passione per le spezie e per l’arte culinaria. La ricerca di tracce, che definiranno un puzzle dai risvolti imprevedibili, lo spingeranno in giro per l’Europa in compagnia di Gunther, uomo burbero e silenzioso che lo introdurrà alla sofferenza, la più violenta, perché strappata al fisico di chi non può ribellarsi. Circostanze e luoghi inimmaginati, personaggi criptici e tradizioni gastronomiche contribuiranno a delineare una realtà dai torni chiaroscuri.

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