Uso cellulare alla guida e contrasto alla prostituzione: a Potenza oltre cinquanta sanzioni elevate

Proseguono i controlli della Polizia locale, negli ultimi giorni mirati in particolare a contrastare la prostituzione e l’uso del telefono cellulare alla guida. Nel corso delle tre operazioni che hanno visto ufficiali e operatori della Corpo municipale impegnati nella contestazione di verbali ex articolo 173 del Codice della strada (uso del telefonino) complessivamente sono stati elevate 49 sanzioni. Per quanto concerne l’ordinanza numero 92 del 2017 (contrasto alla prostituzione) le contestazioni di infrazione sono state 4. “Oltre a credere che la prevenzione resti fondamentale per contribuire a creare una coscienza civica che guardi al rispetto della normativa vigente e, quindi della cittadinanza intera – ha sostrenuto la comandante Anna Bellobuono – riteniamo che l’intensificazione dei controlli possa fungere da ulteriore deterrente affinché, anche quanti si mostrano restii agli altri tipi di sollecitazione, possano comprendere la gravità di comportamenti che vanno a incidere in maniera significativa sulla sicurezza della nostra comunità. Penso per esempio a come l’uso del telefono cellulare alla guida, addirittura anche per messaggiare, comporti un rischio elevatissimo, sia per chi commette l’infrazione, sia per quanti di quell’infrazione possono subire conseguenze, altri automobilisti e, soprattutto, pedoni. Riguardo poi al contrasto alla prostituzione, il nostro impegno risulta primariamente mirato a evitare un fenomeno triste, che ha drammatici risvolti sociali, sia per le persone che spesso sono costrette a prostituirsi da raket malavitosi, sia per quanti fanno sì che tale mercato sia fiorente” conclude la comandante.

[ufficio stampa Comune di Potenza]

1 commento

  1. Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
    P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).

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