Trasporti, intervengono “I non pendolari di Basilicata”: “Più che treni sembrano ormai diligenze con difficoltà croniche”

«Gentile cliente, il treno 701 del giorno 24 novembre è arrivato alla stazione di Potenza alle ore 14.53, con 234 minuti di ritardo». Così ViaggiaTreno, il servizio online con cui Trenitalia traccia in tempo reale i movimenti dei propri convogli, certificava pochi giorni fa la pessima esperienza dei viaggiatori dell’Intercity 701 Roma-Taranto, arrivato a destinazione con quasi quattro ore di ritardo. Poco meglio, 53’ di ritardo, era andata ai passeggeri dell’Intercity 700, che sulla stessa tratta, quattro giorni prima, erano arrivati a Roma alle 15.27 invece delle 14.34. Più che treni, quelli che fanno la spola tra il capoluogo di regione e la capitale, sembrano ormai diligenze, per le difficoltà croniche con cui arrancano da anni sull’appennino meridionale. Il sistema di trasporto lucano si sviluppa in un contesto infrastrutturale abbastanza problematico, con delle specificità date sia dalla morfologia del territorio, sia dalla localizzazione delle linee, particolarmente tortuose e caratterizzate dalla presenza di numerose gallerie. Tali condizionamenti, insieme alla vetustà delle linee (interamente a binario unico) e ai continui guasti ai locomotori causati perlopiù da scarsa o cattiva manutenzione, influenzano notevolmente il livello e la qualità del traffico ferroviario. Gli incontri dell’ex assessore regionale Aldo Berlinguer con i vertici delle Fs, le lettere del consigliere Vito Santarsiero e dell’assessore Nicola Benedetto, il meeting di qualche mese fa tra l’on. Cosimo Latronico e l’ad di Trenitalia Barbara Morgante, oltre alle annunciate iniziative a sostegno dei cittadini di fatto non hanno risolto il problema: tali disagi si verificano con troppa frequenza e non riguardano solo il servizio Intercity ma pure i Frecciarossa. Non sono sporadici contrattempi denunciati anche pubblicamente, con tanto di interrogazioni al ministro dei Trasporti Delrio, dall’onorevole Cosimo Latronico o dai passeggeri dell’intercity Taranto-Roma, che il 30 novembre impiegarono undici ore, cinque in più del dovuto, per raggiungere la stazione Termini. L’onorevole e i comuni pendolari della tratta faranno certo fatica a identificarsi nell’istantanea scattata a fine agosto da un sondaggio di Trenitalia, abbinato a una statistica secondo cui risultano puntuali, nei primi otto mesi dell’anno, quasi il 93% dei treni, con meno di una corsa cancellata ogni cento programmate. Insomma i tentativi della politica, comprese le campagne di denuncia (nelle nostre menti è ancora vivo il ricordo di quel viaggio a Roma con tanto di bandiere e stendardi), alla fine sono risultati vani, nulla è cambiato fino ad oggi e nulla cambierà effettivamente, i ritardi lucani continueranno ad esserci anche nei prossimi anni. E i disagi per i pendolari saranno ancora molti.

Comunicato stampa “I non pendolari di Basilicata”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *