Emigrazione Ruotese, giornata tra storie e ricordi in onore di Canio Nicoal Iacouzzi

Giornata pregna di storia e tradizione quella di ieri sabato 2 dicembre a Ruoti. Un evento dedicato all’emigrazione ruotese e al personaggio illustre Canio Nicola Iacouzzi. Già nella mattinata di ieri Anna Maria Scalise, sindaco di Ruoti, ha ricevuto ufficialmente il numeroso gruppo di ospiti facenti parte delle delegazioni Argentine di Buenos Aires, Rosario e  Escobar ribadendo l’importanza di conservare le tradizioni e l’attenzione per il proprio paese di origine. La manifestazione organizzata dall’Associazione Recupero Tradizioni Ruotesi Miss ’48 d’intesa con il Centro Lucani nel Mondo e la Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo, ha previsto in serata, presso la sala consiliare, un interessante dibattito, coordinato da Felice Faraone e dove sono intervenuti Anna Maria Scalise, sindaco di Ruoti, Maria Troiano, per il “Personaggi illustri di Basilicata”, Aurelio Pace, Presidente Lucani nel Mondo. Luigi Scaglione, Presidente Museo dell’Emigrazione Lucana, Maria Pina De Carlo, L’emigrazione ruotese, Donato Verrastro, Università di Basilicata, Flavia Pizzuti e Vito Antonio Bochicchio, Presidente Associazione Ruotesi Buenos Aires. “Un ringraziamento corale a nome di tutta la comunità lo rivolgo al presidente dell’Associazione ruotese in Argentina, Vito Antonio Bochicchio. L’immigrazione ha caratterizzato la storia italiana. Tante storie degli italiani, quante erano le comunità italiane trapiantate all’estero. Le migrazioni fanno parte della nostra storia. Oggi siamo qui per celebrare un nostro cittadino emigrato Canio Nicola Iacouzzi. Rendendo omaggio ad un ruotese emigrato, che con caparbietà serietà e costanza ha saputo farsi strada in una terra non sua”, dichiara Anna Maria Scalise, sindaco di Ruoti. “Una storia quella locale che passa anche attraverso la riscoperta di antiche origini di Ruoti attraverso i suoi uomini illustri e esaltandone la grande umanità che questi cittadini hanno saputo testimoniare alle generazioni future rendendo orgogliosa la propria terra. Iacouzzi ci insegna anche che è normale a volte sentirsi smarriti, ma che basta poco, un piccolo gesto, per ridarci coraggio, come quello semplice di un sorriso di un bimbo a ridare senso alla vita”, continua Scalise. “Nelle sue opere Iacouzzi, descrive, ricorda e “fotografa” paesaggi ispirandosi a quelli suoi, a quelli della sua Ruoti. Tutto parte e tutto ritorna al Belvedere del suo paese. Non a caso noi dell’amministrazione abbiamo pensato di omaggiare questo illustre concittadino intitolandogli la struttura appena inaugurata del Belvedere di Ruoti”, conclude il sindaco.

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