“La città svelata…e segnata”: domani a Potenza il racconto dei sordi in un evento presso la Cattedrale

14222311_180516269049666_4876379921352528545_nCosa significa svelare una città? Alquanto semplice, la risposta è stata racchiusa in uno splendido libro in cui è stata data la possibilità a chiunque volesse di rendersi protagonista di questa rivelazione. Ogni parola pronunciata o scritta è diventata espressione non solo di uno squarcio di vita personale o familiare, ma è diventata, in maniera naturale ed esplicita, espressione di un quartiere, di un luogo, di un rione della nostra amata o incompresa città. Incompresa si, come d’altronde ogni luogo non solo materiale e materico, ma anche dell’anima, un’incomprensione spesso frutto di un silenzio assordante, di una “rimozione del passato” a cui occorre rimediare e se il rimedio è collettivo allora “il microcosmo diventa parte del tutto”. Esistono però microcosmi sconosciuti o poco conosciuti… loro sono spesso privi non solo di suoni, ma anche di parole, ma non muti, no loro si esprimono e lo fanno in maniera silenziosa, ma incisiva, producendo con le mani movimenti a volte impetuosi, a volte così delicati, pregni di significato, di pathos, e la loro espressione accompagna ogni gesto in una sinestesia sensoriale che affascina e meraviglia. Esiste insomma una Potenza an20cora da svelare, che ha il diritto di esprimersi, che ha il diritto di essere “ascoltata” con gli occhi e con il cuore e noi abbiamo il dovere di esorcizzare una marginalità di cui spesso ci rendiamo colpevoli consapevoli o inconsapevoli. Una sola forma di esorcismo è possibile e risiede nel confronto e nell’ascolto reciproco, nella voglia di abbattere ogni barriera comunicativa, nella consapevolezza che altri parlano una “lingua” diversa dalla nostra e che la differenza tra noi e gli altri è solo ed esclusivamente questa. Questo ho pensato quando mi sono ritrovata tra le mani il vostro libro, e credo sia necessario a questo punto riunirci, abbracciarci in uno scambio di ricordi ed emozioni e per una volta non imporre solo il nostro racconto ma dare la possibilità a chi è quasi sempre spettatore di essere attore. La mia proposta è stata accolta con entusiasmo dalla sede regionale e provinciale dell’ENS e spero possa piacere anche a voi. Alcuni sordi si sono già proposti per dare il loro contributo, raccontandoci del proprio quartiere e del rapporto che li lega a questa nostra città. L’appuntamento è a Potenza, mercoledì 21 settembre, alle ore 18.30 al Sacro Cuore presso la Cattedrale di San Gerardo, con gli interventi di Paolo Albano, Gianfranco Blasi, Domenico Venneri e Antonio Parente.

Leonardo Di Martino

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