“Chi colpisce una donna colpisce tutte noi”: domani a Potenza il flash mob in piazza Matteotti contro la violenza sulle donne

13332994_1194709433894555_1997665854275267561_nL’Associazione Telefono Donna organizza il Flash Mob “Chi colpisce una donna colpisce tutte noi”. Il 2 giugno alle ore 11,30 saremo in Piazza Matteotti davanti alla sede del Comune di Potenza, in contemporanea con altre piazze italiane. Invitiamo a partecipare il maggior numero di donne e uomini per gridare NO alla violenza degli uomini contro le donne, perchè questa violenza ci riguarda, siamo tutte e tutti coinvolti. Anche la nostra città, la nostra regione, non è esente da gravissimi episodi di violenza. Molte sono le donne che vivono situazioni da incubo per colpa di mariti, ex mariti, fidanzati ex fidanzati, e questo numero è in continuo aumento. Ma altrettanto spesso queste donne si trovano a subire l’indifferenza se non la colpevolizzazione da parte di chi le circonda e/o viene a conoscenza della loro situazione, senza offrire nessun aiuto concreto o almeno solidarietà. Non possiamo più girare la testa dall’altra parte e far finta di non vedere, di non sentire, mettendo così a rischio la vita di tante donne. Non possiamo più accettare che la violenza, il femminicidio, diventi qualcosa di normale. Perchè normale non è. Non dobbiamo più tollerare il sessismo imperante che è legato a filo doppio alla violenza, in tutte le sue forme, dovunque accada, compreso sui social. Non dobbiamo più tollerare le forme striscianti di violenza che quotidianamente noi donne dobbiamo subire, non solo in famiglia, ma anche sul lavoro, a scuola, nel gruppo dei pari. In questi giorni è toccato a Sara, e a tante prime di lei, sempre più giovani. C’è sempre un uomo che ha considerato queste donne una loro proprietà, e al primo rifiuto non hanno saputo fare altro che farle sparire, bruciarle, accoltellarle, strangolarle… Questa violenza ha radici culturali, è strutturale, come afferma la Convenzione di Istambul. Bisogna lavorare sul cambiamento culturale delle nuove generazioni, già a partire dalla scuola di primo grado. La vita delle donne è una priorità urgente! Le donne non devono essere lasciate sole. Mai! Non restiamo in silenzio! Facciamo rumore, per rompere l’indifferenza, per chiedere alle donne che siedono nelle istituzioni di mettere questo al primo posto dell’agenda politica nazionale e locale! Scendiamo in piazza, portiamo tamburi, megafoni, pentole, striscioni. Facciamoci sentire!

(testo tratto dall’evento Facebook)

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