In questi ultimi tempi si parla tanto di superamento di digital divide e dei vari piani varati dal Governo a tale fine, ma in un’epoca in cui la maggior parte delle famiglie ha una connessione internet a casa, quanto si è pronti a gestire questo mondo in relazione ai minori? Purtroppo molto spesso poco o niente. E quanto l’accesso a internet ha cambiato la società? Tantissimo. Tutte queste sono tematiche affrontate nel libro “Internet-Patia” nei suoi 5 capitoli dove si prende in esame l’evoluzione del mondo del web e gli effetti collaterali di quest’evoluzione. In principio solo in pochi potevano permettersi una connessione che, fino a non troppi anni fa era anche molto lenta e permetteva un utilizzo molto limitato delle sue potenzialità effettive. Oggi, invece, il web si è rivelato sempre più fondamentale nella quotidianità, sia per il lavoro, che per il tempo libero. Nonostante il digital divide sia ancora lontano dall’essere superato del tutto, sono tante le proposte a cui i cittadini possono aderire, come per esempio l’adsl tutto incluso che consentono di navigare a velocità più o meno accettabili. Ma se da una parte internet è una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico del Paese, dall’altra si deve fare attenzione a quello che è il rovescio della medaglia, quindi agli effetti negativi che produce sui suoi fruitori. L’effetto più discusso attualmente è quello della dipendenza, rischio che corrono soprattutto i più giovani. Proprio le testimonianze di chi ha sofferto di questa che può, a pieno titolo, essere definita una patologia, sono contenute nel volume presentato alla Casa del Volontariato della Basilicata il 7 maggio. Questo è infatti un fenomeno ancora sotto osservazione e nel cui studio è impegnata anche l’Associazione Movimento per l’Infanzia di Basilicata che indaga proprio sui risvolti psicologici dovuti all’utilizzo di internet in generale, ma nella fattispecie dei social e dei vari device da parte dei più giovani. Proprio ora che la connessione sta diventando sempre più diffusa e sempre più veloce, i genitori devono monitorare costantemente l’utilizzo dei dispositivi da parte dei loro figli, perché è bene che i ragazzi sappiano utilizzare tali risorse, ma nel giusto modo e senza eccessi.