Mutui green: a Potenza importo richiesto record, a Matera i richiedenti più giovani

Mutui green: a novembre TAN medio fino a 40-50bps più basso. Su un mutuo ventennale da 180.000 € a tasso fisso, scegliendo il green si risparmiano in media 41 € sulla rata rispetto a un finanziamento “standard”

Tra le soluzioni di finanziamento disponibili oggi sul mercato, quella dei mutui green rappresenta la migliore per ottenere le condizioni più favorevoli. Queste tipologie di finanziamento sono finalizzate all’acquisto di un immobile ad alta efficienza energetica, oppure alla ristrutturazione per il miglioramento delle prestazioni energetiche dello stesso, e trattandosi di strumenti in linea con le politiche europee a favore della transizione ecologica, studiati per favorire la riqualificazione energetica delle case e per incentivare l’acquisto di immobili ad alta efficienza, permettono ai consumatori di beneficiare di un notevole risparmio sui costi del finanziamento, con gli istituti di credito che offrono tassi di interesse più bassi fino a 40-50 punti base rispetto alle opzioni tradizionali. Infatti, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio di MutuiOnline.it a novembre il TAN medio dei mutui green a tasso fisso si attesta al 2,95% contro il 3,40% di quelli “standard”, mentre per quanto riguarda il tasso variabile la differenza è minore, con 2,43% per i green e 2,68% per i finanziamenti tradizionali.

Scegliere un mutuo “verde” garantisce dunque un notevole risparmio su pagamento mensile e costi totali del finanziamento. Su un mutuo a 20 anni da 180.000 € a tasso fisso la rata è pari a 994 € per l’opzione green, 41 € in meno rispetto alla media delle opzioni tradizionali a 1.035 €. Sull’intera durata del finanziamento, questa differenza si traduce in un risparmio di oltre 9.800 € di interessi in favore dei mutui green. Per quanto riguarda il tasso variabile, invece, la differenza sulla rata mensile è pari a 22 € in favore dell’opzione “verde” (948 € contro 970 € in media), per un risparmio sui 20 anni di finanziamento di quasi 5.300 €.

“I mutui green rappresentano un’opportunità per molti consumatori di ottenere condizioni di finanziamento molto competitive, soprattutto alla luce del recente adeguamento della direttiva europea” – spiega Matteo Favaro, COO & Managing Director Financial Product di MutuiOnline.it – “Ora questi mutui possono essere concessi anche a immobili in classe energetica C o D, a differenza di quanto accadeva in passato quando dovevano appartenere alla classe A o B, e i nuovi criteri includono la valutazione di altri fattori come l’anno di costruzione, la zona climatica dove si trova la casa e dell’indice di prestazione energetica dell’edificio. Il sistema aggiornato di valutazione dell’immobile permette di allargare la quota di case italiane che rientrano tra quelle acquistabili attraverso un finanziamento “verde”, anche se al momento solo un numero limitato di istituti di credito ha adottato le nuove direttive, includendo anche le case di classe C o facendo direttamente riferimento al PED (indice di prestazione energetica).”

Nel 2025 per i mutui green si richiedono importi oltre 20.000 € maggiori rispetto a quelli standard. In Basilicata il valore medio degli immobili green è 204.000 €

Secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, chi sceglie un mutuo green 2025 opta per il tasso fisso nel 97,0% dei casi, mentre appena il 2,5% si orienta sul variabile. Rispetto ai finanziamenti standard, i mutui green si differenziano sotto diversi aspetti. In primo luogo, dal momento che gli immobili ad alta efficienza energetica presentano prezzi di vendita più elevati, l’importo medio richiesto dai mutuatari che accedono a un finanziamento “verde” è di oltre 20.000 € maggiore rispetto a chi sceglie un mutuo tradizionale, con un dato che nel 2025 si attesta sui 160.000 € contro i 138.500 € di quelli standard. Inoltre, i finanziamenti green hanno una durata media leggermente maggiore rispetto a quelli tradizionali, 25 anni contro 24 anni e mezzo, e i richiedenti sono più giovani, con un’età di 39 anni e 4 mesi contro 39 anni e 9 mesi in media. Le due tipologie di mutuo si differenziano poi anche in termini di Loan-to-Value, ovvero il rapporto tra il valore dell’immobile acquistato e l’importo richiesto dal mutuatario: per i mutui green si tende a versare meno anticipo; infatti, il dato medio registrato quest’anno è del 67,7% per questa tipologia, mentre per quelli tradizionali si arriva al 70,1%. Dal punto di vista territoriale, infine, dal Nord Italia arrivano quasi la metà delle richieste totali per questa tipologia di mutui (48,3% del mix nel 2025). Il Centro assorbe il 31,5% del totale delle richieste, mentre solo il 13,4% arrivano dal Sud e il 6,8% dalle Isole.

In Basilicata l’importo medio richiesto per i mutui green nel 2025 è pari a 126.100 €, dato circa 17.000 € maggiore rispetto ai finanziamenti standard, per i quali l’importo richiesto si ferma a 109.200 € in media. Per quanto riguarda il valore medio degli immobili, quelli green staccano quelli tradizionali di quasi 30.000 €, con 204.000 € in media contro 174.300 €.

Mutui green: a Matera i richiedenti più giovani, a Potenza importo richiesto record

Analizzando i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it relativi al 2025, la provincia di Matera è quella dove l’età media dei richiedenti di mutui green è più bassa di tutta la Basilicata, con un dato di 39 anni e 3 mesi contro i 40 anni e 11 mesi per quanto riguarda quelli “standard”. Nella medesima provincia, inoltre, la durata dei mutui “verdi” è la più lunga dell’intera regione, con una media di 24 anni e 7 mesi, ovvero 1 anno e 7 mesi in più rispetto ai finanziamenti tradizionali (23 anni in media). Per quanto riguarda l’importo richiesto quest’anno per mutui green, Potenza si distingue come la provincia della Basilicata dove il dato è più alto, con una media di 128.716 €, oltre 20.000 € in più rispetto a quanto accade per i finanziamenti standard (105.382 € in media). Guardando al rapporto tra importo richiesto alla banca e valore dell’immobile da acquistare (Loan-to-Value), la provincia di Matera fa segnare il dato più basso per i mutui green: 65,4% contro 67,3% di quelli standard.

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