Potenza, 30enne aggredita a calci e pugni da due ragazzini. “Vuoi fare il maschio? Quelle come te devono morire”

“Vuoi fare il maschio? Le persone come te devono morire. E ora ti facciamo vedere come le prendi”. Sono queste le parole che due ragazzini avrebbero esclamato a Giulia Ventura, 31enne di Potenza, che con un post sul suo profilo Facebook ha denunciato di essere stata pestata in città nella serata di mercoledì. La ragazza ha denunciato di essere stata buttata a terra, colpita con pugni sulle labbra, naso ed occhio e di aver perso molto sangue, oltre ad aver perso conoscenza due volte. Tanto che ha pubblicato le foto del suo viso su Facebook, per dimostrare quanto descritto. La ragazza al posto di Polizia del “San Carlo” di Potenza ha raccontato che stava camminando a piedi e, mentre ascoltava musica con delle cuffiette nelle orecchie, si è accorta che qualcuno parlava contro di lei. Dopo aver tolto le cuffiette, ha spiegato di aver incrociato due ragazzini che si sono messi di fronte a lei intralciandole il passaggio. Dopo aver chiesto spiegazioni, Giulia ha raccontato di aver sentito la frase “persone come te devono morire”. Ma nemmeno il tempo di rispondere, che ha raccontato di essere stata colpita con un pugno sul labbro. Poi sul naso, e il terzo nell’occhio. La sua reazione è stata una testata sul naso ad uno dei due ragazzini, dopodiché Giulia ha raccontato di essere svenuta e di aver sentito calci sulle spalle e sul corpo. “Dopo qualche minuto – ha dichiarato Giulia Ventura – mi sono ripresa e perdevo sangue, l’ho tamponato con una sciarpa in bocca e sono andata a casa, dove sono svenuta di nuovo. Il giorno successivo, a causa della continua perdita di sangue, mi sono convinta ad andare al Pronto Soccorso”. Dove poi ha denunciato il tutto alle forze dell’ordine. Dal referto ospedaliero, risulta aver subito fratture al naso con una deviazione e un edema al labbro, ma dovrà sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica per capirne di più sulla sua situazione. “Dopo tutto ciò – ha dichiarato Giulia – il mio orientamento sessuale è affare di politica? Sono forse una sovversiva che merita di essere ridotta così da due piccoli teppisti di probabile inclinazione fascista?”. La ragazza ha spiegato alla Polizia di non aver riconosciuto i due aggressori. Quanto denunciato dalla ragazza è stato fortemente condannato anche dal sindaco, Mario Guarante (clicca qui le dichiarazioni del primo cittadino).

Claudio Buono

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