Com’è andato il Black Friday per i lucani? In tanti dalla Basilicata hanno raggiunto i centri commerciali di Campania e Puglia

Nessuna coda chilometrica come è avvenuto in grandi città del centro-nord ma più la voglia di togliersi qualche sfizio, accaparrarsi qualche regalo di Natale a prezzo inferiore e approfittare degli sconti che ormai non riguardano più solo i big dell’elettronica e si sono allargati anche ad abbigliamento, calzature, accessori e profumeria. Insomma, giornate di saldi anticipati che hanno avvantaggiato le catene di elettrodomestici-telefonia e i centri commerciali campani e pugliesi dove si sono riversati numerosi consumatori lucani. E’ il bilancio di Confcommercio Potenza al Black Friday. «Noi come Confcommercio – sostiene una nota a firma del presidente Fausto De Mare – abbiamo dato l’opportunità ai nostri associati di parteciparvi nonostante questa giornata cada nella “quarantena” precedente ai saldi in cui è vietata qualsiasi promozione. Il nostro dissenso riguarda il fatto che solo in Italia il Black Friday si è trasformato in Black Weekend, Black Week e questo penalizza i piccoli lavoratori». In queste giornate di sconti “riteniamo che il 30% delle famiglie lucane abbia fatto acquisti aggiuntivi per una cifra che si aggira in media attorno ai 125 euro per ciascun nucleo. C’è fermento in particolare nel settore moda perché si avvicina il Natale e torna la voglia di shopping”. “Condanniamo la versione ‘made in Italy’ – dice Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio – che, da ‘evento-brand’ si è snaturato in weekend o addirittura in settimane di sconti, sacrificando in piena stagione le marginalità già risicate dei negozi multibrand. Per questo abbiamo proposto di organizzare un evento come lo ‘Small Business Day’ capace di riconoscere e valorizzare il ruolo di presidio sociale ed il contributo dei nostri negozi in termini di professionalità, servizio, sicurezza e decoro alle nostre città. Sarebbe d’aiuto e darebbe maggiore attenzione ai negozi sotto casa, incoraggiando al contempo residenti, consumatori e comunità a supportare le piccole attività senza chiedere in cambio sconti che non fanno altro che mettere in crisi la sopravvivenza del nostro modello di vendita”. “È chiaro a tutti che, con la globalizzazione, è impossibile competere con i colossi del web, così come è altrettanto chiaro che una giornata di sconti in piena stagione non potrà mai rappresentare un punto di svolta per le nostre attività, ma con una giornata dedicata alle piccole imprese del territorio si può provare a costruire una diffusa e condivisa consapevolezza sul loro reale valore”, conclude Borghi. Anche Aires/Confcommercio (Associazione italiana retailers elettronica ed elettrodomestici) avanza dei dubbi sul “Black Friday”, pure se i negozi online e offline di elettronica di consumo e di elettrodomestici sono stati trai primi a coglierne le opportunità. Il direttore generale Davide Rossi esprime parecchie perplessità sugli sconti praticati da merchant e piattaforme online: “non è ben chiaro se gli sconti dichiarati dalle parti terze che si appoggiano a queste piattaforme siano infatti reali e se ci siano controlli sulla loro veridicità da parte delle stesse piattaforme che li promuovono. Ci sembra abbastanza ingannevole e distorsivo della concorrenza che si possano sbandierare al pubblico sconti sui prezzi praticati in realtà da operatori terzi sui quali non si ha un reale controllo. Se poi emergesse che nelle settimane precedenti le piattaforme sono intervenute per mantenere alti i prezzi allora saremmo di fronte a un fenomeno allarmante”, spiega.

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