Tito ricorda Clara Gentile, la maestra della Scuola dell’Infanzia prematuramente scomparsa

E’ gremito il salone “Don Domenico Scavone” a Tito. Sono venuti non solo da Tito ma da Bella, Picerno, Potenza le maestre che hanno conosciuto e stimato Clara Gentile, insegnante di scuola dell’infanzia di Tito scalo, prematuramente scomparsa nei primi giorni di quest’anno scolastico. Con loro parenti e amici, molti della comunità di Tito scalo. All’inizio di questo autunno, la città si è fermata, si è raccolta attorno ad Alessandro e Daniele Caronna, i figli di Clara, e a Giovanna, Simona ai piccoli Davide e Nicolò, tanti amati da nonna Clara. A due mesi da quei giorni L’Associazione “Donne 99” ha voluto ricordare l’amica e socia con una serata di beneficenza a favore del Comitato Provinciale Unicef di Potenza. Carmela Laurino ha raccolto fotografie e video che sono stati proiettati su un grande schermo. Vittoria Dellacasa ha offerto i libri della sua biblioteca, per raccogliere fondi per l’Unicef. Molto bella questa idea di Vittoria di far trovare nuovi amici a libri, storie, per ricordare e fare il bene. Luisa Salvia ha offerto le pietre preziose, che da anni colleziona con passione, per testimoniare il bene prezioso di un’amicizia che non si spegne. Anna Maria Sapienza, figlia di Rocco ha offerto il ricavato della vendita del libro “Ultimo di tredici figli”. Rocco ha narrato la sua vita di bambino povero che da sempre avrebbe voluto aiutare quelli che non poteva andare a scuola. E questa sera, grazie alla figlia, il suo desiderio si avvera. Comincia Graziano Scavone, giovane e dinamico sindaco di Tito, presente al ricordo con il vicesindaco Michele Iummati e l’assessore Fabio Laurino, assicura l’impegno dell’Amministrazione di ricordare nel tempo Clara con un segno concreto. Invita a curare il rapporto, troppo spesso conflittuale, delle famiglie con la scuola. Il dirigente scolastico Aldo Scapicchio testimonia che Clara era un’insegnante garbata, sempre disponibile ad un confronto sereno, e animatrice instancabile nelle manifestazioni di fine anno. Luisa Salvia recita per l’amica i versi che seguono, che non ha avuto la forza di leggere al suo funerale. Sono versi che la accostano al sole, ai gerani, ad una coperta rosa, al dolore, alla pace, al sorriso. “A Clara. Già ridevano al nuovo giorno/i tuoi colorati gerani. /Un tiepido sole, /Nell’ultimo giorno/ di Settembre, inondava di luce il cielo/ e i gradini che ci conducevano a te; / ma dentro, in casa il gelo più tetro! / Dov’era quella dolce donna dal/pallido incarnato e dagli occhi chiari?/ Occhi ormai spenti…Nulla,silenzio, /tanto silenzio,incredulità. / Una soffice coperta rosa ti avvolgeva, quasi a proteggerti, a darti calore/ E il calore scomparso: tu, / per un amaro destino, non eri più / tu non eri più lì….Tu eri già oltre le nuvole. / Mista al dolore, una pace, /pace dell’anima nel saperti nel giardino più bello, / dove tutto è perfetto, tutto è gioia. /Per ore abbiamo spiato il tuo corpo esanime, /sperando in un sogno, un terribile sogno…/ E andavamo a ritroso nel tempo: la tua risata particolare/ che si confondeva con i ricordi…/ Ieri…oggi…il tempo che verrà./ Forza nascosta nei gesti precisi, attenti, / e amore, amore per tutto, / Amore per molti./Un dolce tramonto ti ha salutata. / Si era alzato il vento ieri sera…/ Gonfia le tende, / foglie gialle danzavano e poi cadevano nel tuo cortile/ preparando un tappeto. / Tu infatti hai scelto l’autunno come stagione dell’Addio! / Altri fiori, tanti fiori ti hanno accompagnata…/ Musica triste verso il luogo del silenzio.  I passi, le lacrime, l’ultimo bacio, l’ultimo saluto. / Domani però sorrideremo/ ritrovandoti nelle parole, nei gesti, nei luoghi e con le persone a te care. / Nelle certezze della tua incrollabile fede. / E diremo, come tu dicevi sempre: Sia fatto ciò che Dio vuole. Io consegno al figlio Alessandro una “lettera per Clara” che leggo ad un pubblico attento: “L’ho conosciuta nella scuola di Bella, dove ha lavorato e sono diventato suo amico perché ne ho apprezzato l’impegno, la cultura, la riservatezza. L’ho ritrovata a Tito con “Donne 99” per i libri che l’associazione ha scritto e presentato a Bella, Muro Lucano, a Salerno.Mi riferisco a “Donna ieri, donna sempre”, e ai due volumi che hanno raccontato il lavoro appassionato delle insegnanti di scuola materna di Tito. Ho ascoltato in biblioteca le sue poesie. Voglio ricordare oggi “il suo percorso fatto di lavoro, di confronto, di sfide culturali, di messa in gioco, di tanta voglia fare, di accettazione del rischio e di innovare, facendo sempre “ciò che si deve perché è giusto, doveroso, necessario”. Da maestra era solita dire ai suoi alunni “che la magia esiste, esiste in ognuno di noi, nei nostri ideali, nelle scelte che ci guidano e negli insegnamenti che ci aiutano a crescere.” Sono tanti i piccoli che Clara ha educato e in ognuno di essi, in ognuno di noi “i colori dell’arcobaleno vanno a fermare i ricordi passati che resteranno dentro per sempre”. Conoscendo la profonda fede di Clara con San Paolo possiamo dire di Lei che “Ha combattuto una buona e giusta causa/ha mantenuto fedeltà ai suoi impegni. Che la terra ti sia lieve amica mia”. Alessandro, il figlio più piccolo di Clara, anche a nome di tutta la famiglia, ha ringraziato la cittadinanza di Tito per la vicinanza e l’affetto che hanno riscaldato questi momenti bui e ha concluso dicendo” Siamo onorati e fieri di essere stati suoi figli, il vostro affetto rende nostra madre sempre viva”. Infine Vittoria Della Casa, collega in tanti anni di scuola di Clara ne ricorda “la sorellanza” e “le sue preghiere animate” quando portava i piccoli nel salone per ringraziare il Signore con canti e salti, per Vittoria non sempre agevoli. Il grande tavolo con i libri, le pietre preziose e le pigotte Unicef è stato preso d’assalto ed è stata raccolta la somma di 715 euro perchè Vittoria Dellacasa ha raddoppiato l’incasso della vendita dei suoi libri. L’Unicef con questa somma potrà mettere a disposizione di molti neonati i suoi kit salvavita (medicine e vitamine) e portare nei paesi in guerra “tre scuole in scatola”. Tre valigie con materiale didattico, penne, matite, quaderni, forbici, una lavagna nel coperchio e anche una radio, importantissima nelle regioni di crisi. Assicurare il diritto all’istruzione ai più poveri è il modo migliore per ricordare Clara.

Mario Coviello

 

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