Nessuna traccia dei ladri in fuga a piedi sulla Potenza-Melfi. Ecco cosa è realmente successo sul viadotto “Scescio”

Nessuna traccia dei quattro uomini -quasi certamente componenti di una banda di malviventi- che nella serata di martedì sono sfuggiti ai Carabinieri e hanno seminato il panico sulla Strada Statale 685 conosciuta anche come Potenza-Melfi, nei pressi di Barile. Dopo una serata di ricerche, continuata fino all’alba, tutto il territorio è stato setacciato, ma senza esiti positivi. Ma cosa è successo realmente l’altra sera? Questa è la versione ufficiale dei fatti, confermata anche dall’Arma dei Carabinieri, contattata da melandronews.it per fare chiarezza sull’accaduto. I quattro sono stati intercettati a bordo di un’Audi S6 di grossa cilindrata, di colore nero [in pagina una foto d’archivio]. Non si sono fermati allo stop imposto dai Carabinieri e si sono dati alla fuga, ma sono stati raggiunti dai militari, che li hanno nuovamente intimati a fermarsi. Non ne hanno voluto sapere, e due carabinieri della Compagnia di Melfi, in servizio sull’arteria, fuori dall’auto, nel tentativo di velocizzare le operazioni per raggiungere l’auto di servizio, sono scivolati, riportando alcune contusioni, guaribili in pochi giorni. Da quel momento i quattro, che si sono sentiti accerchiati, hanno azzardato qualche manovra sul viadotto “Scescio”, dove ci sono anche dei restringimenti a causa dei lavori in corsi. Così i quattro hanno abbandonato l’auto e si sono dati alla fuga a piedi nella boscaglia presente nell’area. Giunti i rinforzi dell’Arma sul posto, è continuata una vera e propria caccia all’uomo fino all’alba, anche con l’ausilio della strumentazione dei Vigili del Fuoco, senza alcun risultato positivo. Nulla di preoccupante per i due carabinieri, ma l’Arma ha smentito qualsiasi speronamento di auto e di persone che si sarebbero lanciate dal viadotto o feriti gravi. O ancora sparatorie. Quello che è certo che si tratta di quattro malviventi, pare non ci siano dubbi. L’auto è di grossa cilindrata, e all’interno c’erano arnesi da scasso. I Carabinieri hanno anche scoperto che sull’Audi erano state installate delle targhe di un altro mezzo, rubato nel salernitano tempo fa. Sull’Audi invece continuano gli accertamenti per capirne una eventuale provenienza di qualche furto. Sempre il mezzo, sotto sequestro, sarà oggetto di ispezioni più specifiche da parte dei Carabinieri. Che intanto hanno avviato delle indagini, al momento serrate, per individuare i quattro. 

redazione

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