Potenza, arrestato l’uomo che ha rischiato di provocare una tragedia. Era sotto l’effetto di alcool e droga

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, coordinati dal Capitano Gennaro Cascone, hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di lesioni personali, minaccia e danneggiamento aggravati, nonché guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, M.G. classe 1978, potentino, celibe, disoccupato, conosciuto alle Forze dell’Ordine.  Nel dettaglio il 40enne, ieri sera, in evidente alterazione psicofisica, si recava più volte in un bar situato in viale Firenze a Potenza, chiedendo da bere. Dopo l’ennesima richiesta respinta e dopo aver importunato alcuni avventori e passanti sulla pubblica via, veniva invitato dal proprietario ad allontanarsi. Ma il giovane, in tutta risposta, lo minacciava, fingeva di andar via ed invece faceva il giro dell’isolato, saliva a bordo di una Ford Fiesta, abbatteva due paletti in ferro posti a protezione del porticato, spazzava via tavoli e sedie presenti all’esterno, sfondava la vetrata del bar e non contento, per ben quattro volte, aveva inserito la retromarcia per poi prendere di nuovo la rincorsa e con maggiore violenza, era riuscito ad abbattere il pilastro che divideva i due accessi adiacenti del bar. In tale circostanza, il proprietario dell’esercizio, non veniva colpito solo grazie alla sua prontezza di riflessi che gli consentivano di scansarsi. Allo stesso modo, un avventore, che si trovava li per caso, vista la situazione, era intervenuto per tentare di bloccare il malintenzionato, ma, per proteggersi e ripararsi, veniva costretto a spingersi all’interno di un portone condominiale. In definitiva, il giovane se la cavava con una contusione alla spalla, mentre il malfattore, oltre  ad avere nel sangue un tasso alcolemico superiore alla norma consentita ed a risultare positivo all’assunzione di droghe, riportava escoriazioni al capo. Le operazioni dei militari si sono concluse con l’arresto dell’uomo. Il magistrato di turno ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.

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