Brienza, polemiche dopo l’abbattimento del pino secolare. Pagano: “Abbattere un pino non è solo uno scempio per l’ambiente”

foto 1L’abbattimento del pino nella piazza principale di Brienza, che da ragazzi abbiamo sempre chiamato amorevolmente “zio pino”, ha provocato e continua a provocare a distanza di giorni nella nostra comunità forti reazioni ed iniziative di protesta tra le quali quella significativa del  gruppo social “40 anni di zio pino”. La domanda che tutti si pongono è: era proprio inevitabile l’abbattimento dell’albero simbolo di attaccamento ad un territorio e non solo come elemento sentimentale ma anche più profondo perché legame con le radici di una città ? In tanti si sono chiesti, e ne condivido le ragioni, se non fosse stato sufficiente un’opera di  lavoro di sfoltimento dei rami per la messa in sicurezza nella stagione, se realmente questo è stato il motivo principale dell’abbattimento. L’Amministrazione Comunale è stata troppo superficialmente colpevole nel decidere per la distruzione di un segnale di valore generazionale. Come non ricordare che tante generazioni lo hanno adottato a simbolo di incontro e vita associativa. E’ purtroppo  una brutta testimonianza di sottovalutazione  per il comune sentire dei cittadini perché anche tagliare un albero ha un significato di cancellare esperienze di vita di un’intera comunità. Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare come “insegna” la canzone ….”per fare un albero ci vuole un seme” che significa amore per la propria città.  

Francesco Pagano
Consigliere comunale di Brienza

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