Balvano, oggi il 71° anniversario della più grande tragedia ferroviaria d’Europa: questa sera speciale su Rai Storia

CatturaRicorre oggi il 71° anniversario della più grande tragedia ferroviaria d’Europa, quella del treno 8017 di Balvano. E per l’occasione questa sera, dalle 22.25 su Rai Storia in onda uno speciale sulla tragedia: “Balvano: il Titanic ferroviario”. Uno speciale della redazione di Rai Storia dedicata ad un disastro indimenticabile. Rai Storia è visibile sul canale 54 del digitale terrestre, canale 23 di Tivùsat, canale 805 della piattaforma satellitare Sky oppure sul web su www.raistoria.rai.i- 3 Marzo 2015: 71 anni fa la più grave sciagura ferroviaria d’Europa, del treno 8017. Prende il nome dal numero del treno coinvolto ma è conosciuta anche con il nome di disastro di Balvano, dal luogo dell’accaduto. 517 le vittime secondo i dati ufficiali, almeno 600 secondo altre fonti, visto che molti corpi non sono stati mai riconosciuti. “Il treno arrivò circa a mezzanotte alla stazione di Balvano-Ricigliano, dove registrò 37 minuti di ritardo per manutenzione alle locomotive. Da lì, alle 0:50 del 3 marzo, ripartì per un tratto in notevole pendenza con numerose gallerie molto strette e poco areate. Sarebbe dovuto arrivare venti minuti dopo alla stazione successiva, Bella-Muro, ma alle 2:40 non era ancora stato segnalato. Nella Galleria delle Armi, a causa dell’eccessiva umidità, le ruote cominciarono a slittare: Per la perdita dell’aderenza il treno perse velocità fino a rimanere bloccato, senza riuscire ad uscire dalla galleria. La galleria è situata tra le stazioni di Balvano e di Bella-Muro, e si estende per 1.968’26 metri con una pendenza media del 12,8‰ (0,73° di inclinazione) e punte del 13‰. Il treno si fermò a 800 metri dall’ingresso, con i soli due ultimi vagoni fuori. Gli sforzi delle locomotive per riprendere la marcia svilupparono grandi quantità di monossido di carbonio e acido carbonico, facendo presto perdere i sensi al personale di macchina. In poco tempo anche la maggioranza dei passeggeri, che in quel momento stavano dormendo, venne asfissiata dai gas tossici che, in assenza di vento, potevano uscire dalla strettissima galleria solo tramite il piccolo condotto di aerazione” 

@BuonoClaudio

timthumb

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