Basilicata e Macroregioni, la ricetta di Confcommercio per evitare lo smembramento dei territori

Confcommercio-Potenza-Officinae1“L’antidoto sicuramente più efficace per spezzare quell’accerchiamento che perdura da giorni sull’ipotesi di cosiddette macroregioni che ci vedrebbe soccombere, con lo smembramento dei nostri territori provinciali, è quello indicato nella nostra recente assemblea provinciale e sintetizzabile in un maggiore protagonismo dei ceti produttivi a cominciare dalle confederazioni, associazioni, organizzazioni delle piccole e medie imprese. Anche per questo intendiamo perseguire nel nuovo anno la costituzione dell’Unione Regionale di Confcommercio Basilicata, così come indicato dalla Confederazione Nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, quale passaggio coerente per dare attuazione al progetto di unica Camera di Commercio della Basilicata secondo quanto prevede il processo di riforma degli Enti Camerali”. E’ quanto sostiene il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Potenza Fausto De Mare evidenziando che le iniziative da mettere in campo sonoregioni-accorpare-italia finalizzate ad avviare un nuovo progetto di crescita associativa, sull’intero territorio regionale, per elaborare e promuovere un’offerta turistica condivisa dagli operatori, dalle istituzioni e dagli enti locali, per accompagnare e dare un contributo a favore di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e dell’intera Basilicata. Siamo convinti che senza il sostegno attivo del mondo associativo delle pmi – continua De Mare – la difesa dell’autonomia regionale e della nostra identità che è basata sulla specifica ed originale cultura di impresa se condotta solo a livello istituzionale e politico avrà meno possibilità di riuscita. E’ sicuramente questa la priorità per l’agenda 2015 tenuto conto che è stato il Presidente della Conferenza delle Regioni a chiedere al Premier Renzi un incontro urgente. Del resto anche la regionalizzazione delle Camere di Commercio risponde all’esigenza di rafforzare la rete delle imprese lucane per reggere al meglio le sfide della competizione dei mercati e per raccogliere al meglio le opportunità di EXPO 2015”. De Mare inoltre sostiene che “anche sull’art.38 del decreto legge Sblocca Italia gli operatori economici vogliono dire la propria perché l’economia della regione non trarrà alcun beneficio da un’operazione ricondotta al centralismo statale che, secondo lo stesso disegno che anima la proposta delle cosiddette macroregioni, con l’alibi della riorganizzazione delle funzioni attribuite alle autonomie locali sul territorio, di fatto, esautora la Regione e non affronta il problema di un diverso utilizzo delle royalties per favorire la crescita delle pmi di ogni settore. Per Confcommercio infine è essenziale la tutela dell’ambiente, delle ricchezze naturali e dei prodotti enogastronomici d’eccellenza, come la valorizzazione del Parco Val d’Agri che ha ottenuto la certificazione ambientale europea per rafforzare il modello di turismo eco-sostenibile e culturale sul quale puntiamo”.

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