Basilicata24, nuove minacce di morte ed intimidazioni. Ora basta! Piena solidarietà

Giusi Cavallo, direttore di Basilicata24

Giusi Cavallo, direttore di Basilicata24

Ancora minacce ed intimidazioni. Ormai da mesi, ai danni della redazione di Basilicata24.it e del fondatore Michele Finizio. A raccontarlo è il sito d’informazione lucana, in un articolo del direttore Giusi Cavallo che denuncia, a mezzo stampa, gli ennesimi episodi di intimidazione. Croci sui muri della porta della redazione, un tentato incendio all’auto di Finizio, e bigliettini sotto il tappeto. Una situazione ormai insopportabile, incredibile. Nonostante le denunce fatte, nessun risvolto alla vicenda. E gli episodi continuano, fino a pochi giorni fa. Piena solidarietà va alla redazione di Basilicata24, al direttore Giusi Cavallo e al fondatore Michele Finizio, con l’augurio che si ponga la parola fine a questa incresciosa vicenda, e che si faccia luce sugli autori. (Claudio Buono) Questo l’articolo di Basilicata 24 a seguito degli ultimi accaduti: “Le minacce e le intimidazioni nei nostri confronti non si sono fermate. Anzi. Non appena le forze dell’ordine hanno abbassato la guardia, abbiamo subito attacchi subdoli, silenziosi, ma costanti. Croci segnate sui muri vicino la porta d’ingresso della redazione. Ormai da settimane.  E poi, come un crescendo, croci segnate sui muri interni di tutto il palazzo. Fino a due giorniScreenshot-2014-01-29-10.17.00-300x177 fa. Croci ancora sull’auto di Michele Finizio. Un blando tentativo (intimidatorio) di incendio dell’auto di Finizio. E poi, questa sera, 28 febbraio 2014, un messaggio scritto, lasciato sotto il tappeto davanti la porta della redazione. Un nuovo messaggio inquietante che decreta “la condanna a morte” del collega Finizio. Non possiamo chiamare il 112 o il 113 per ogni croce che si aggiunge alle altre. Abbiamo la sensazione di apparire ridicoli e di disturbare le Forze dell’ordine. Ma l’ultimo messaggio ci costringe a denunciare gli episodi di queste settimane. Domani andiamo a denunciare, sperando di sapere che cosa stanno facendo gli inquirenti e se la Procura, che pure ha aperto un fascicolo, ignorando altri episodi e altri giornalisti minacciati, ha qualcosa da dire. Abbiamo deciso di pubblicare prima e di denunciare dopo, magari qualcuno si sveglia (Giusi Cavallo)”

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