Potenza, chiede 23mila euro al cliente per corrompere il Giudice. Sequestro ai danni di un avvocato del capoluogo

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro e condotte da personale della Polizia di Stato della Questura di Potenza, in data odierna è stata data aleesecuzione ad un’ordinanza applicativa di una misura cautelare reale del sequestro preventivo nei confronti dell’Avvocato del Foro di Potenza De Bonis Cristalli Raffaele. La misura cautelare rappresenta l’epilogo di una complessa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Potenza – Sezione Pubblica Amministrazione, che ha consentito di delineare un quadro indiziario di indubbia gravità a carico dell’indagato, in relazione alla condotta di traffico di influenze illecite, di cui all’art. 346 bis c.p. L’indagine traeva origine dal contenuto di alcune intercettazioni del compendio tecnico captativo riguardanti la posizione di un Giudice ausiliario in servizio presso la Corte d’Appello di Potenza che hanno portato alla trasmissione degli atti da parte della Procura di Potenza a quella di Catanzaro.

Il fatto oggetto del procedimento è dunque emerso da un contesto investigativo più ampio, teso a disvelare la commissione di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione che hanno visto indagato l’Avv. De Bonis Cristalli Raffaele. Nello specifico è emerso da alcune intercettazioni che riguardavano l’utenza telefonica del professionista, che questi richiedeva ad un suo cliente in una causa civile pendente presso la Corte d’Appello di  Potenza, la somma di euro 23.000, a titolo di remunerazione per il magistrato onorario che aveva composto il collegio innanzi al quale la controversia era stata trattata, con sito favorevole per il suo cliente. Nel corso delle indagini sono state acquisite immagini relative a degli incontri tra il De Bonis ed il suo cliente nei quali sono state riportate comunicazioni ove espressamente si faceva riferimento alla somma di danaro di ventitremila euro in contanti, da elargire in diverse tranches, utilizzate per la corruzione del giudice. Tale quadro probatorio risulta avvalorato dagli esiti dell’attività di indagine prodotta dalla Squadra Mobile di Potenza che ha evidenziato il contesto dove, in diverse circostante, emergono prove riportanti la consegna di danaro contante da parte del cliente nelle mani dell’ avvocato De Bonis Cristalli fino alla somma di 23.000 euro, quale prezzo della remunerazione del giudice onorario, risultato completamente estraneo alla vicenda. La condotta evidenziata dall’Avv. De Bonis Cristalli nei confronti del cliente, configura dunque la fattispecie prevista dall’art.346 bis c.p., poiché il  De Bonis ha vantato un’asserita relazione con il giudice onorario grazie alla quale avrebbe ottenuto, mediante remunerazione, la vittoria processuale. In base a quanto emerso, consistendo il rischio di volatilità del bene, è stata disposta nei confronti di De Bonis Cristalli Raffaele il sequestro preventivo della somma di 23.000 euro, corrispondente al prezzo del delitto di cui all’ art.346 bis c.p.

comunicato stampa

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