Latronico, le terme lucane si confermano un grande attrattore. Oltre 150mila prestazioni termali e migliaia di utenti nell’ultimo anno

Come tutti gli anni, a fine ottobre hanno chiuso le terme a Latronico, che riapriranno il 2 maggio dell’anno prossimo, e come sempre tempo di bilancio dei sei mesi passati. Più di 8000 utenti, oltre 150.000 prestazioni termali (cure inalatorie, fangoterapia, percorsi vascolari e idromassaggi) e tantissimi utenti per il centro benessere. Dunque percentuale in crescita rispetto all’anno 2018, e soprattutto in controtendenza con le altre strutture termali in Italia che risentono della crisi del settore, e in controtendenza anche con i dati dello spopolamento nel nostro territorio. Purtroppo ancora tanti lucani non conoscono la struttura termale di Latronico e vanno a farsi le cure fuori regione, e tanti non conoscono i benefici delle cure termali che con la prevenzione eliminano tanti farmaci durante l’anno. Però questo ci fa capire che è ancora grande il potenziale e il margine di crescita. Comunque per l’ennesima volta si può dire che la struttura termale è “in buona salute”. “Prima di ogni cosa  – ha sottolineato il sindaco di Latronico, Fausto De Maria – congratulazioni alla società che gestisce le terme e soprattutto ai propri dipendenti che da anni con professionalità, dedizione e passione svolgono il proprio lavoro. Adesso cosa ci aspettiamo per l’anno prossimo? In primis, ultimare definitivamente il passaggio di proprietà dalla regione Basilicata al comune di Latronico, con gli ultimissimi atti amministrativi (inventario) dopo l’approvazione del protocollo d’intesa tra i due enti nell’anno in corso. Latronico deve diventare finalmente padrone del proprio destino. L’ultimazione dei lavori dell’hotel Terme. L’inizio dei lavori degli altri alberghi e centri benessere con i permessi a costruire già rilasciati alla società Russit. Su questa questione, a Latronico e nei dintorni c’è ormai molto scetticismo, ma io che la seguo attentamente, sono ancora più di ieri, super-ottimista. E per questo motivo senza paura sulla questione mi piace metterci la faccia. Il tempo come sempre sarà galantuomo. Altri investimenti come il progetto della piscina termale ed altri servizi sanitari che possano ancora di più valorizzare il nostro complesso termale”. Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno le idee chiare “su come costruire oggi la nostra #Latronico #cittàdelbenessere e non la Latronico terme che doveva essere realizzata una trentina di anni fa e che oggi avrebbe risentito lo stesso della crisi del settore termale in Italia, per poi porre rimedio per rivitalizzarsi con il wellness moderno. Nonostante le lungaggini burocratiche non perderemo mai la determinazione di dare al nostro territorio il giusto riconoscimento di cui meritava già prima e merita ancora oggi e anche in futuro, grazie proprio alle sue pregiatissime acque termali, come il dott. Romeo Ponzo aveva intuito tanti anni fa, il quale con tanta determinazione aveva portato avanti le sue battaglie per la causa, insieme a tanti altre figure istituzionali e non”. 

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