In questa settimana Unicef Italia si mobilita per la campagna Orchidea 2018. In centinaia di piazze in tutta Italia verranno offerte sabato 21 aprile e domenica 22, con un contributo di 15 euro, piante di orchidee da regalare alle mamme, alle nonne, alle persone care per ringraziarle per il loro affetto.
Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Vietri di Potenza, Vincenzo Vasti, mi ha indicato la responsabile della scuola primaria Gina Fabio per incontrare, in qualità di presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza, i circa trenta bambini della scuola dell’infanzia e gli oltre 100 alunni della scuola primaria, lunedì 16 aprile. Sono arrivato nella scuola intorno alle 9,00 con Giuseppe Russo, il volontario del servizio civile che collabora con me negli incontri con gli alunni e i loro insegnanti. Bidelle e bidelli gentili ci hanno accompagnato nell’auditorium e con la Fabio e l’insegnante Silvana Chiacchio abbiamo incontrato la prima e la seconda elementare. Vivaci, attenti e partecipi gli alunni hanno parlato del diritto all’ascolto, alla salute, all’istruzione, al gioco per tutti i bambini del mondo. Con i bambini di Aleppo hanno gridato “Vogliamo la nostra infanzia perchè i nostri cuori battono ancora”. Con Fedez hanno visitato un campo profughi in Libano. Con orgoglio mi hanno consegnato i 60 euro che avevano raccolto e si sono impegnati a fare ancora qualche piccolo sacrificio per aiutare i circa 200 minori stranieri non accompagnati che sono accolti in Basilicata. Più movimentato l’incontro con la terza, le due quarte e la quinta, accompagnate dalle insegnanti Raffaella Murano, Filomena Maria Verderese, Anna Di mari e Caterina Viggiano. Dopo la mia domanda “Sono uguali gli uomini e le donne?” si è acceso un confronto animato e le bambine con orgoglio hanno, tra l’altro, ricordato che in Italia solo nel 1946 le donne hanno conquistato il diritto al voto. I maschi hanno riconosciuto che le “femmine” si impegnano di più nello studio”. Il video dell’Unicef che collabora con la Guardia Costiera Italiana per salvare nel Mediterraneo i migranti che fuggono dalla guerra e dalla fame li ha commossi. Hanno notato i giocattoli, le penne e i quaderni dell’Unicef che i piccoli salvati hanno trovato sulla nave e hanno chiesto cosa potevano fare per aiutarli. Anche a loro ho chiesto di raccogliere per ogni classe 15 euro e avere così in classe una pianta di orchidea, segno di aiuto concreto per gli ultimi. I piccoli della scuola dell’infanzia, nel terzo incontro della mattinata, si sono divertiti con il cartone animato “L’isola degli smemorati” perché non solo hanno riso durante la proiezione sul grande schermo ma sono poi diventati loro i piccoli che le maestre “vecchie smemorate” volevano far lavorare e non mandare a scuola durante una animazione improvvisata. Tornati in classe hanno disegnato il mago Lucanor e i suoi aiutanti il cane “Corri, corri”, il pesciolino “Splash” e il gabbiano “Ua” che hanno salvato i piccoli dal naufragio. Io e Giuseppe torniamo a casa piuttosto provati e felici perchè è sempre meraviglioso incontrare bambini e ragazzi per dare il nostro piccolo contributo con l’Unicef per un mondo più giusto e accogliente.
Mario Coviello