Sesso: Lucani tra i più focosi e i più veloci in Italia

POTENZA- Il gioco è bello se dura poco. Un detto che però non vale per il sesso: lo sa bene una coppia italiana su 4, insoddisfatta dei ’tempi dell’amore’ secondo quanto emerge da un’indagine che dà i voti alla passione in salsa tricolore. Risultato: gli italiani ’lo fanno’ 108 volte all’anno, un pò di più rispetto alla media del pianeta (103 rapporti). Questo significa 9 rapporti al mese, quindi circa uno ogni 3 giorni. Non male, se non fosse che per 4 milioni di coppie il sesso non dura oltre i 2 minuti. E così 7 connazionali su 10 si sentono insoddisfatti della proprie vita intima. E 800 mila coppie rischiano di ’scoppiare’, abbandonandosi a infedeltà o arrivando alla rottura. In particolare, la metà delle donne pensa a un altro uomo e una su 5, frustrata e insoddisfatta, passa dalla fantasia ai fatti e dopo un anno tradisce o rompe la relazione. La fotografia è stata scattata da una ricerca Doxa- Pharma, promossa dalla Società italiana di urologia (Siu) e dell’Associazione ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi), che la presenteranno in congresso nazionale l’8 ottobre.

L’indagine ha coinvolto un campione di 3mila uomini e donne, fra i 18 e i 55 anni. E in questo quadro i lucani spiccano tra i più focosi sotto le lenzuola, ma anche tra i più veloci. In Italia, emerge ancora dall’indagine, l’età media della ’prima volta’ è intorno ai 18 anni e a partire da questa età la maggior parte degli adulti ha almeno 2 rapporti sessuali a settimana. La ricerca sembra non smentire il proverbiale ’ardore’ degli uomini del Sud: Calabria, Basilicata, Campania e Sicilia sono infatti le regioni dove i maschi sono più attivi sotto le lenzuola. Stando ai dati raccolti, i più frustrati e timorosi di deludere la compagna sono gli uomini del Friuli, mentre i meno preoccupati di lasciarla insoddisfatta sono i siciliani. I più ossessionati da un possibile tradimento della partner sono calabresi e lucani, forse non a caso essendo anche i più colpiti dal problema ’sesso fast’. Secondo l’indagine, infatti, gli uomini di Calabria e Basilicata sono sì fra i più attivi per numero di rapporti, ma presentano anche una frequenza di eiaculazione precoce doppia rispetto alla media.

(Fonte Articolo: www.nuovadelsud.it)

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