La lucanità oltre confine: le aziende lucane al “Taste of Italy” a Ginevra per promuovere il made in Lucania

IMG_5875“Entrare nel mercato elvetico in modo puntuale e strutturato, uscendo dalle logiche di sagre di paese per onorare a pieno titolo l’impegno e la professionalità di aziende lucane che lavorano con dedizione e impegno per portare la lucanità oltre confine”: è questo l’obiettivo chiaro e preciso delle aziende lucane che ieri hanno partecipato alla manifestazione “Taste of Italy food edition”, in Svizzera, a Ginevra. L’evento, che ha visto anche l’organizzazione dalla Camera di Commercio italiana per la Svizzera, ha registrato la partecipazione del Caseificio Pace con marchio Nonna Teresa e con il responsabile commerciale Vincenzo Pomarico, la Lucana Salumi di Picerno con Giovanni Lettieri, il Pastificio Quagliara di Acerenza con Rocco Quagliara, Italtipici olio a marchio Di Carlo con l’export manager Chiara Vigna. Grazie anche all’organizzazione dell’azienda svizzera Officine del Gusto Lucano con sede a Sion, fondata da Roberto Lapolla, originario di Potenza. A Ginevra quindi il primo salone della gastronomia italiana, nella Svizzera francese, riservato non solo agli operatori ma anche a stampa e pubblico selezionato, con degustazione e vendita diretta dei prodotti. Le aziende lucane sono state impegnate in incontri che hanno dato loro l’opportunità di presentare direttamente agli operatori economici i loro prodotti a Ginevra, la seconda città più popolata della Svizzera, la più importante di quella francese e la seconda città finanziaria elvetica, perno centrale di tutta la regione in materia di economia, di salute, di istruzione, di cultura e di trasporti. Li dove il made in Italy riscuote già un grande successo. Il punto di forza quindi la rete tra produttori. Insomma, il sistema più semplice per fare rete, nella cooperazione, permettendo di conseguire dei risparmi di costo, ottimizzare l’uso delle risorse umane, finanziare fattori produttivi e sviluppare in maniera più efficace alcune funzioni aziendali, facendo così conoscere ancora di più il “made in Lucania”, i prodotti lucani e facendo crescere le aziende, le produzioni e l’export. Una iniziativa che vede quindi protagoniste le aziende tramite un sistema, senza contributi istituzionali –ci tengono a precisare- per portare solo benefici alla Lucania. Non solo scandali dentro e fuori dai palazzi, ma anche una Basilicata con aziende attente ed attive sul mercato internazionale, che si autofinanziano pur di crescere e far conoscere la “lucanità”. Insomma, una bella sfida, come sottolineato da Roberto Lapolla di Officine del Gusto Lucano, alla quale ci si presenta puntando sulle interazioni che generano i prodotti che, combinandosi, non possono che creare benefici per il cliente, per le aziende e per il marchio lucano.  

Claudio Buono per Melandro News

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