La Basilicata in Toscana, a Vicchio, dal 24 gennaio con la mostra “Mediterranean contemporary art prize. The way through Lucania”

Sarà inaugurata il 24 gennaio, per chiudere i battenti il 7 marzo, la mostra “Mediterranean contemporary art prize. The way through Lucania”, nella cornice del museo Casa di Giotto a Vicchio in provincia di Firenze. In esposizione le opere degli artisti vincitori della prima edizione della biennale internazionale di arte contemporanea, realizzata da Porta Coeli Foundation, al castello di Lagopesole nel 2019, e un’antologica dell’artista lucano Antonio Masini, scomparso recentemente. Dalla Basilicata terra di Orazio alla Toscana, che ha dato i natali a Giotto. Due innovatori per il loro tempo, due personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura e nell’arte. Ora questa iniziativa, come ha spiegato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nella conferenza stampa di presentazione della mostra “mette in osmosi, dal punto di vista dell’arte, i territori lucani e toscani”. “La sperimentazione avviata a Lagopesole, dove si sono dati appuntamento artisti provenienti oltre che dall’Italia, dal Brasile, dall’Argentina, dalle Mauritius e da altre parti del mondo, si sposa – ha continuato Bardi – con le attività del Centro di sperimentazione di arte contemporanea del museo di Giotto e questo intendimento comune può rappresentare un nucleo forte su cui intessere future relazioni per la valorizzazione dei nostri patrimoni immateriali”.

Gli ha fatto eco la consigliera regionale delegata alla Cultura, Dina Sileo, sottolineando “il nuovo concetto di cultura che la Regione Basilicata intende perseguire attraverso linee di indirizzo strategiche e programmatiche sottese a conservare il proprio patrimonio ma anche il modo di pensare alla cultura come ‘porta della contemporaneità’. In linea con questi principi – ha continuato – la Regione ha inteso valorizzare con il proprio patrocinio l’attività della Fondazione, realtà virtuosa nel panorama culturale della Basilicata, come tante altre, sposandone il concetto di Basilicata al centro del Mediterraneo”. “Investire in cultura significa investire nella crescita sociale ed economica del nostro Paese e rafforzare l’identità di un popolo – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala – consegnando alle nuove generazioni un patrimonio inestimabile in termini di conoscenza, bellezza, opportunità. Mai come in questo momento, la cultura rappresenta la speranza e la capacità di animare i nostri piccoli borghi. Dobbiamo essere capaci di creare relazioni importanti con altre realtà del nostro bel Paese, così da far conoscere la nostra ricchezza culturale anche fuori dai confini regionali”.

E sul concetto di un turismo culturale che coinvolga i piccoli centri si è soffermato, in collegamento video, anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. “Diversificare i territori – ha detto – oggi è più che mai necessario per portare nuova cultura e nuovo turismo. Oggi inizia una collaborazione con la Basilicata, la mia terra di origine, fortemente rappresentata anche a Vicchio, dove è presente una folta comunità lucana, che può portarci lontano in un percorso per incentivare l’innovazione in ogni campo”. Una parte del museo di Vicchio, situato nella casa che dette i natali a Giotto, è dedicata ai linguaggi innovativi e alla sperimentazione artistica. Qui saranno esposte le opere dei vincitori del “Mediterranean contemporary art prize. The way through Lucania”, Nemanja Popadic, Leandro agnone, Lèna Piani, George Zouein, Amir Zarezadeh, Lila Kb, Patricia Heuker of Hoek, Fiona Nòve, Ilaria Moscardi e Michele Barbaro, che si sono distinti in cinque categorie artistiche: Scultura e installazione, fotografia, pittura, arte digitale, disegno grafica e calligrafia. Per chiudere il percorso la personale dedicata ad Antonio Masini, artista per eccellenza del secondo dopoguerra lucano. Nel periodo della mostra sarà organizzato un incontro di approfondimento tematico con Aniello Ertico e Donato Faruolo, rispettivamente presidente e curatore della Fondazione Porta Coeli, sul diritto all’arte contemporanea.

“Dalla Basilicata – ha rimarcato il sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa – è pervenuto un senso di cultura enorme, non scontata ed entusiasta”. Ed è proprio la cultura, secondo il consigliere delle città metropolitana di Firenze, Nicola Armentano “il tessuto che dobbiamo mettere a disposizione di tutti. L’istruzione è il patrimonio che dobbiamo portare ovunque”.

È intervenuto il direttore dell’Apt lucana, Antonio Nicoletti, che ha evidenziato come “l’arte e la cultura della Basilicata sono un pilastro dell’offerta turistica. Un percorso che già a dicembre ha visto la collaborazione con la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, con l’esposizione del presepe di Guido Strazza, e che sta continuando attraverso azioni di co-marketing con gli operatori lucani, in cui rientra questa iniziativa in collaborazione con Porta Coeli Foundation. In Basilicata esiste un sistema diffuso di luoghi dell’arte che, a partire dalla reputazione e dalla forza di Matera, alla centralità di Potenza, si allarga in maniera virtuosa a tutto il territorio”.

Donato Faruolo e Aniello Ertico, infine, hanno illustrato il filo conduttore che lega la Basilicata alla Toscana, passando per il crocevia di Venosa, attraverso il Mediterraneo. “Non è un caso – hanno sostenuto – che l’iniziativa sia partita da Lagopesole, luogo prediletto di Federico II, ispiratore del concetto filosofico della cultura unica, elemento non indifferibile nell’epoca della globalizzazione. La congiunzione tra Basilicata e Toscana non deve essere percepito come tentativo di emancipazione. La Basilicata è assolutamente matura, entrambe le regioni convergono per sostenere il brand dell’Italia nel mondo”. La mostra vede la collaborazione di Apt Basilicata, che ha sostenuto l’iniziativa attraverso un avviso di co-marketing, e il patrocinio morale di Regione Basilicata, Regione Toscana, Unpli e Comune di Vicchio (Fi), che ha garantito la disponibilità del prestigioso museo toscano.

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