All’azienda lucana Italtipici il “Quality Award” per l’olio Di Carlo e Friggi Leggero nelle confezioni in Tetra Pak

Un importante riconoscimento per l’azienda Italtipici, società lucana con uno stabilimento a Buccino. L’azienda è stata premiata per il secondo anno consecutivo con il “Quality Award” per la qualità degli oli “Di Carlo” e “Friggi Leggero” nelle confezioni in Tetra Pak.

“In un modo in cui esistono sempre meno certezze è sempre piacevole ricevere delle conferme. Soprattutto se si tratta di attestati di stima che provengono dai nostri amati consumatori”, ha dichiarato a melandronews.it Antonio Simone, responsabile dello stabilimento Italtipici. “Anche quest’anno – ha continuato – avete fatto sì che il nostro olio potesse essere il vostro olio. Anche per il 2020 i consumatori italiani hanno premiato la qualità degli oli Di Carlo e Friggi Leggero in confezioni Tetra Pak. E noi accogliamo questo riconoscimento quale stimolo a migliorare sempre di più e a continuare a portare sulle tavole: genuinità, qualità, maneggevolezza, praticità nell’uso e nello smaltimento dopo il consumo del prodotto, perché se ci vogliamo bene davvero, dobbiamo, anzitutto, voler bene all’ambiente, in poche parole: tradizione ed innovazione nel rispetto dell’ambiente”. Queste le parole del responsabile Antonio Simone. Per la società lucana si tratta di un “bis” dopo il premio già ricevuto lo scorso anno con il Quality Award, riconoscimento assegnato tramite test di performance. Per ciascun prodotto in analisi sono effettuati dei test con un campione di 300 abituali consumatori della tipologia merceologica del prodotto stesso. I consumatori valutano il prodotto in laboratorio o a casa, in modalità blind test: senza che sia mostrata loro la marca di appartenenza del prodotto stesso, ciascuno consumatore esprime un giudizio di soddisfazione. Per la Italtipici estero il riconoscimento anche a tutta la categoria di oli di oliva in questa innovativa confezione, che ha lo scopo di portare nelle dispense e sulle tavole dei consumatori il profumo del frantoio.

Claudio Buono

 

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