Processo per Grande e Silvestri, ex sindaco e responsabile UTC di Vietri. Il Tribunale di Roma dispone il trasferimento a Potenza

Dovrà tenersi al Tribunale di Potenza il processo che vede come imputati Carmine Grande e Vito Silvestri, il primo sindaco di Vietri di Potenza dal 2012 al 2017 e il secondo ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale, accusati dei reati di abuso di ufficio e falso per un presunto ammanco nelle casse comunali di 221mila euro, che avrebbe dovuto coprire opere pubbliche post terremoto del 1980, già realizzate dalla precedente amministrazione a quella di Grande. Lo ha deciso ieri il Collegio della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Roma, nell’ambito della prima udienza che si è tenuta alla presenza degli avvocati delle parti, l’avv. Domenico Stigliani che difende l’imputato Carmine Grande, l’avv. Cristiano Cuomo che difende Vito Silvestri e l’avv. Antonio Picarella per il Comune di Vietri di Potenza, costituitosi parte civile già da tempo. Inizialmente tra gli indagati risultava esserci anche il responsabile della ragioneria comunale, Adolfo Nappi. Ma per lui è stato, già in precedenza, disposto il non luogo a procedere. Il Collegio ha accolto la richiesta dell’avv. Stigliani, dichiarando l’incompetenza territoriale del Tribunale di Roma. Per questo, il procedimento viene trasferito al Tribunale di Potenza. Il procedimento fa riferimento ad una indagine avviata dalla Procura di Potenza, poi trasferita a Roma, in merito ad un presunto ammanco nelle casse comunali di 221mila euro che avrebbe dovuto coprire opere pubbliche post terremoto del 1980 già realizzate dal suo predecessore. In carica dal 2012 al giugno 2017, Grande – secondo l’accusa – nel 2013 avrebbe attestato falsamente a Governo e Regione Basilicata che per una serie di opere pubbliche e servizi svolti dal Comune, “non vi era nesso di causalità con gli eventi sismici degli anni 80’”, nonostante per l’ufficio tecnico il nesso causale vi fosse. L’abuso di ufficio si riferisce ad una nota del 2013 con la quale comunicava agli stessi enti “senza averne il potere e la competenza, essendo la valutazione di esclusiva spettanza degli uffici tecnici”, che continuavano a sostenere il contrario. Silvestri è accusato di aver attestato il falso, quando nel 2015 si rimangiò un precedente collegamento delle opere al terremoto così come approvato in Consiglio comunale. Nel procedimento, come detto, si è costituito parte civile il Comune di Vietri di Potenza. Il rinvio a giudizio venne disposto dal gup Bernardette Nicotra, con la prima udienza già fissata per il 5 febbraio 2019 davanti al Collegio della sezione penale del Tribunale di Roma, poi rinviata al 17 giugno per problemi relativi alle notifiche alle parti interessate. Infine, ieri, la decisione del Collegio della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Roma, che dovrà ora trasferire tutto nel capoluogo lucano.

Claudio Buono

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