Nell’Unibas 12 ricercatori assunti per il “Piano straordinario”. Rettrice, “cresce qualità ricerca e didattica dell’Ateneo”

L’Università degli Studi della Basilicata attua il “Piano straordinario”, assumendo dodici ricercatori: sei hanno preso servizio nell’Ateneo lucano tra il 31 dicembre 2018 e oggi, mentre altri sei saranno assunti nei primi mesi di questo anno, all’esito delle relative procedure di reclutamento. Si tratta di ricercatori di tipo “A” e di tipo “B” – il ricercatore a tempo determinato di tipo A («RtdA junior») ha un contratto di 3 anni rinnovabile fino a un massimo di 5, il ricercatore di tipo B («RtdB senior») ha un contratto con la previsione del passaggio finale a professore associato, in presenza di abilitazione nazionale – che andranno a potenziare settori scientifico-disciplinari strategici per le attività ricerca dell’Ateneo, quali “Politica Economica”, “Economia e Gestione delle Imprese”, “Tecnica delle Costruzioni”, “Scienze e Tecnologie Alimentari”, “Genetica Agraria”, “Chimica Generale ed Inorganica”, “Fisica Tecnica Ambientale”, “Geografia”, “Letteratura Francese”, “Musicologia e Storia della Musica”, “Discipline Demoetnoantropologiche”. Le assunzioni fanno riferimento alla legge 240 del 2010 e al decreto ministeriale 168 del 2018. La Rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole, ha espresso “grande soddisfazione per questo importante traguardo raggiunto e per la continua crescita dell’Ateneo della Basilicata in termini di qualità della ricerca e della didattica. Il futuro, della regione e del Paese, passa anche e soprattutto attraverso il livello di istruzione universitaria dei suoi giovani che, conseguentemente, genera concrete opportunità lavorative e, complessivamente, rimette in moto un meccanismo virtuoso di crescita economica e sviluppo sociale”.

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