“Riapriamo il tempio”, a Sant’Angelo Le Fratte raccolte 600 firme per chiedere la riapertura della Chiesa Madre

2 settimane e, durante questo lasso di tempo, i componenti del gruppo hanno già organizzato diverse iniziative, ottenendo i primi risultati concreti. La raccolta firme, iniziata il 26 agosto e conclusasi il 9 settembre, è stata la più sentita e, dopo diversi pomeriggi trascorsi nelle campagne a fare informazione e a sensibilizzare anche i più anziani in merito alla questione (nonostante il tempo e le risorse limitati non abbiano concesso di raggiungere tutte le case), il numero finale delle firme raccolte è 596: 562 scritte e 34 online. Altro dato molto importante da segnalare è quello inerente alle 2 risposte ricevute dal comitato dai due interlocutori principali della questione: il Comune e l’Arcidiocesi. Il primo, attraverso un articolo che riportava le parole del sindaco di Sant’Angelo le Fratte Michele Laurino pubblicato su Ondanews il primo settembre, ha preso atto della nascita del comitato e ha rassicurato la popolazione promettendo che la Chiesa sarà riaperta in “tempi brevi”; l’Arcidiocesi, attraverso una mail della Segreteria di Monsignor Ligorio, ha espresso il proprio sostegno al comitato accettando la richiesta di incontro proposto da quest’ultimo in data da definirsi, evidentemente nel periodo immediatamente successivo alla riunione prevista fra impresa e committenti. Mentre si aspettano ulteriori risposte dalle istituzioni, magari più concrete, il comitato fondato da Giuseppe Mario Grippo e da Mario Migliaccio procede nella sua opera di mobilitazione e di organizzazione interna. Giovedì 6 settembre, infatti, si è tenuta la prima riunione interna del comitato che, in attesa di integrare attivamente altri concittadini che sentano fortemente questa causa, ha già aggregato diverse persone, fra le quali l’avvocato Marco Saraceno, Michela Loisi, Toni Grippo e altri che stanno dando il proprio contributo al comitato. In attesa di informazioni che dovranno necessariamente arrivare dalle parti direttamente coinvolte, il comitato, consapevole delle proprie potenzialità e del proprio campo d’azione, continua a seguire la questione e a progettare iniziative che possano essere realmente propedeutiche al perseguimento dell’obiettivo della riapertura della Chiesa Madre nel minor tempo possibile.

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