Arrivo nella scuola media di Tito alle 10,00 il 28 marzo, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Pasqua, e mi accoglie il canto dei ragazzi nell’auditorium. Stanno provando con la professoressa di educazione musicale Maria Antonietta Santangelo, due canzoni per l’incontro con il Comitato Provinciale Unicef di Potenza e il suo presidente Mario Coviello. Appena tutte le sedie sono occupate dai circa cento ragazzi delle sei classi la professoressa Francesca Corso, referente Unicef per la scuola, ringrazia i docenti e gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che hanno accettato di contribuire alla campagna “Orchidea Unicef – Per ogni bambino sperduto”. La campagna raccoglie fondi per i minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste, con le orchidee Unicef che coloreranno 2.200 piazze in tutta Italia il 21 e 22 aprile. Tre ragazzi di prima media cominciano l’incontro con queste parole :“ Quante volte le navi di migranti approdano nei porti di Pozzallo o all’isola di Lampedusa e dal pontile vediamo scendere uomini,donne e spesso, molto spesso, bambini, ragazzi della nostra età soli, senza genitori, spauriti e spaseati. La tristezza dei loro grandi occhi è un racconto senza parole di una vita di sofferenze, povertà e violenza. Pensando a quanto noi siamo fortunati abbiamo partecipato con gioia alla raccolta fondi “Per ogni bambino sperduto”. Cominciamo con il canto “Come fiori colorati” che ci ha fatto capire che noi ragazzi siamo il respiro della vita e la differenza non sta nel colore della pelle, ma nell’impegno, nella disponibilità ad aiutare e a donare gioia, speranza”. E il loro canto si leva nell’aria e introduce i video dell’ambasciatore Unicef David Beckam che grida “Stop alla violenza” con i tatuaggi del suo corpo. Andiamo poi in un campo profughi in Libano e Ashia ci racconta: “Spesso mi perdo in queste strade strette, non ho amici qui. Mi manca la mia casa, il mio giardino, la mia scuola”. E ancora la sposa bambina del Niger che è riuscita a scappare con la sua piccola dopo essere stata stuprata dai guerrieri di Boko Haram ed è stata accolta in un campo profughi dell’Unicef. La settima scorsa ero stato con i 125 bambini della scuola dell’infanzia e con i circa 100 bambini e ragazzi della scuola primaria a tempo pieno di Picerno e le loro insegnanti. In due incontri con i cartoni animati della pigotta avevo spiegato come l’Unicef soccorre con cibo, medicine e scuole i piccoli come loro che non hanno nulla. Il dirigente scolastico Vincenzo Vasti mi consegna la busta nella quale la scuola ha raccolto 450 euro per “Orchidea Unicef — Per ogni bambino sperduto” e “ ringrazia tutti per questo grande gesto di solidarietà che è anche il modo migliore per preparaci alla Pasqua”. Siamo tutti ansiosi di ascoltare “Tout le bonheur du mond” che tre ragazzi di seconda e terza media presentano così”. E’ una canzone dei Kids United, un gruppo di cinque adolescenti che per Unicef France ripropongono le più belle canzoni di cantanti francesi che hanno celebrato la pace e la tolleranza. Questa canzone trasmette un messaggio di amore e speranza e augura a tutti noi bambini e ragazzi del mondo un futuro senza guerre nel quale possiamo realizzare i nostri sogni”.
Mario Coviello