“Vivere la solidarietà”. La Scuola Primaria “Ada Negri” di Muro Lucano adotta le pigotte Unicef

La scuola primaria di Muro Lucano, 8 classi e 114 alunni, con la dirigente scolastica Rosaria Papalino ha accolto il presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef Mario Coviello. Con lui l’Unitre di Muro Lucano con la presidente Milena Nigro e le socie del laboratorio delle pigotte. E’ martedì 19 dicembre 2017 e dalle 15,00 alle 17,30, in due incontri, si presentano con video e discussioni molto partecipate i diritti dei bambini e si aiutano quelli che soffrono la fame, il freddo, sono in guerra. La dirigente scolastica ringrazia l’Unicef e l’Unitre per il loro rapporto di collaborazione con la scuola e sottolinea che “solo una scuola che si apre e collabora con il territorio può assicurare una formazione al passo con i tempi. Subito un bambino ha chiesto a Mario Coviello “Ti pagano per fare questo lavoro? E il presidente ha risposto “No, sono un dirigente scolastico in pensione, voglio difendere i diritti dei bambini di tutto il mondo, mi piace stare con voi e l’Unicef mi dà questa possibilità”. Con l’aiuto di filmati Coviello subito interagisce con gli alunni e ragiona con loro del diritto alla salute, all’istruzione, alla sicurezza, alla pace di tutti i bambini del mondo. Dopo la visione del filmato dell’Unicef sulla Giornata Mondiale dei diritti del 20 novembre, il presidente chiede ai ragazzi se sono ascoltati dai loro genitori e alle mamme presenti se ascoltano i loro figli. Chiede se, secondo loro ci sono differenze fra maschi e le femmine e tra i bianchi e le persone di colore. Molti intervengono e un dibattito franco aiuta a chiarire le idee. Milena Nigro racconta: “Abbiamo accettato con entusiasmo la proposta del laboratorio delle pigotte. Ogni bambola è stata affidata ad una socia che mentre cuciva è ritornata col pensiero all’infanzia, alla bambola del cuore, ai giochi con le amiche in casa e per le strade di Muro Lucano. E’ stato bello per noi praticare la solidarietà perchè ogni pigotta, adottata con 20 euro, salva la vita di un bambino, assicurandogli cibo e medicine.” Ha poi presentato il gruppo di socie che ha creato le bambole. Filomena Setaro, coordinatrice del plesso, docente sensibile e attenta che ha organizzato l’incontro, ha ringraziato le mamme presenti che per ogni classe hanno adottato una pigotta e ha ribadito che” solo una scuola a tempo pieno può assicurare attività come quella di oggi che apre al mondo e insegna a fare il bene”. il video dei bambini di Aleppo che cantano, tra le macerie di sei anni di guerra, “I nostri cuori battono ancora”, ha commosso tutti. Una grande foto di gruppo e quelle di ciascuna classe con la loro pigotta alla quale hanno dato un nome: “Gioia, Speranza….”, ha concluso il primo incontro con le quattro classi a tempo pieno .Con il secondo gruppo il copione si è ripetuto con uguale partecipazione. Un alunno di prima elementare ha detto al presidente Unicef “Io ti conosco. Sei venuto in sezione e ci hai fatto vedere i vecchietti che avevano dimenticato di essere bambini”. Da qui per tutti gli altri si improvvisa la storia con le insegnanti e le socie dell’Unitre che diventano le vecchiette dell’isola che vogliono fa lavorare i bambini, non li vogliono mandare a scuola, né far giocare. Ma il mago Lucanòr mette le cose a posto. Grandi risate dei bambini che vedono le maestre nella veste di animatrici. Agli alunni viene raccomandato di raccontare l’incontro ai loro genitori. La pigotta viene portata in classe e ogni giorno ricorderà a ciascuno che “Fare il bene fa bene”.

Mario Coviello

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