Il “No” al radar sul Monte Li Foj arriva in Procura: in quattrocento ieri a sfilare per le vie di Potenza. Presentato un esposto

Grande mobilitazione ieri mattina a Potenza contro l’installazione del radar meteorologico su m. Li Foj. Questa volta ci hanno pensato gli studenti degli istituti superiori, i quali venuti a conoscenza del progetto hanno deciso di dire la loro manifestando per le vie del capoluogo. Oltre quattrocento hanno sfilato bloccando la città, fino a giungere alle porte del tribunale dove erano attesi da altre associazioni di Potenza e Picerno, nonché il Comitato No Radar. Alle ore 11.20 circa, i rappresentanti del comitato sono saliti al 5° piano del tribunale ed hanno protocollato un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica. Si denunciano i modi e i termini di progettazione e la mancanza di salvaguardia del territorio, come più volte resi noti pubblicamente in questa battaglia al Radar. Allegato all’esposto è stata consegnata anche una copia della petizione presentata negli scorsi giorni al Comune di Picerno ed agli uffici di Presidenza regionale, che raccoglie 1500 firmatari. Non è un caso che proprio questa mattina, mentre avrebbe dovuto sentenziare il TAR sul ricorso proposto dal Comune di Picerno, si sia presentato tale esposto. “Non perdiamo altro tempo utile” è il comitato a comunicarlo, “prima ancora di sapere cosa avrà da dirci il TAR, noi oggi qui continuiamo la nostra battaglia”. Una battaglia che ha visto impegnato il comitato da ben 9 mesi ormai, ma non un passo indietro o una resa. Il comitato ha ringraziato tutte le associazioni presenti, oltre, naturalmente, agli studenti, ormai vicini ai temi ambientali da diversi anni. Qualche striscione ricorda anche il passato di monte Li Foj, già meta dei petrolieri. Si attende di sapere la sentenza del suddetto TAR.

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