Gli anziani lucani? Indebitati per aiutare figli e nipoti

Continua a crescere la domanda di credito in Basilicata. La forma più comune è quella del finanziamento. E, in alcuni casi, con interessi debitori ben più consistenti, la richiesta inoltrata presso gli istituti di credito è quella di cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Nel dettaglio della richiesta, parliamo di importi medi alquanto elevati: 17.300 euro, che seppur nettamente inferiori a quelli solitamente richiesti con un mutuo, restano elevati rispetto a quelli relativi ad altre finalità di prestito. La durata del finanziamento è di 75 mensilità, poco più di sei anni, con una Anziani-al-solerata media che oscilla attorno ai 150 euro al mese. La dotazione economica dichiarata in fase di preventivo è, in media, di 1.700 euro; l’età del richiedente si è notevolmente alzata nell’ultimo periodo. A fare ricorso al credito sono per lo più anziani, pensionati, persone al limite con l’età finanziabile che contraggono prestiti, anche per la prima volta nella vita, in età avanzata per andare incontro ad una penuria di fondi non direttamente collegata alla loro persona. Ad avanzare nella scala delle priorità è la progettualità di figli e nipoti, altrimenti irrealizzabile, per l’assenza di mezzi finanziari adeguati. Il dato secondo cui la domanda di prestiti più forte arriva dalla parte della popolazione anziana non è sicuramente un dato rassicurante. I consumi, quindi, si sono ridotti, le spese sono aumentate e il tasso di disoccupazione dei giovani, poi, ha influito costringendo i nonni ad aiutare i più giovani in famiglia diventando, difatti, i veri «ammortizzatori sociali» nel nostro Paese. Le cifre più alte vengono richieste in Basilicata, regione che detiene una media del valore di 17.300 euro. Le somme minori, invece, vengono richieste in Friuli Venezia Giulia che si attesta su una media di 10.900 euro. Il 72% dei richiedenti è di sesso maschile. Il 36% delle richieste riguarda la cessione del quinto che permette, ad alcune condizioni, anche ai cattivi pagatori e a chi è «protestato» di ricevere denaro. Tra le motivazioni formali di richiesta del prestito da parte degli over 60 si impongono: la necessità di liquidità da gestire in modo autonomo, la ristrutturazione della casa, grazie anche agli sgravi governativi in tal senso e, in ultimo, il consolidamento dei debiti che consiste nell’unire tutti i debiti in un sol debito pagando un’unica rata. Un altro dato interessante è quello che riguarda la richiesta di un prestito per spese mediche. La percentuale si aggira intorno al 6% ed è significativo in una nazione con un bassissimo tasso di natalità e con un invecchiamento della popolazione crescente. I più utilizzati sono i prestiti Inpdap, per dipendenti pubblici e pensionati. Esiste, inoltre, anche il prestito vitalizio ipotecario, utilizzabile dagli over 60 che, ad esempio, possono ottenere un finanziamento sfruttando il valore del proprio immobile.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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