Salvitelle, condannati tre consiglieri comunali. Ma per loro “i fatti non costituiscono reato”

Domenico Nunziata, sindaco di Salvitelle (Sa)

Domenico Nunziata, sindaco di Salvitelle (Sa)

Il tribunale di Lagonegro ha condannato per il reato di calunnia tre consiglieri comunali di opposizione di Salvitelle. Al termine del processo di primo grado, il giudice Agostino Pasquariello ha condannato il capogruppo consiliare di minoranza Pompeo Mario Perretta alla pena di 2 anni e 9 mesi di reclusione e i consiglieri Lucio Caruso e Carmela Mastrullo alla pena di 2 anni e 5 mesi di reclusione. Tutti e tre, inoltre, dovranno pagare le spese processuali ed il risarcimento del danno in favore del comune di Salvitelle, del sindaco Domenico Nunziata (nella foto), del segretario comunale e dei responsabili di area. Soddisfazione per l’esito del procedimento penale è stata espressa dal primo cittadino. “La condanna per calunnia – fanno sapere dall’amministrazione comunale di Salvitelle – arriva dopo una serie di sentenze assolutorie intervenute nei confronti di Amministratori comunali e dipendenti comunali – si legge nel comunicato – a seguito di innumerevoli ed abnormi denunce perpetrate ingiustamente nei confronti dell’amministrazione comunale dal gruppo di minoranza consiliare capeggiato da Pompeo Mario Perretta. La serie di denunce ha tra l’altro intralciato l’attività dell’amministrazione comunale e provocato anche un ingente esborso di denaro da parte delle casse comunali per poter sostenere le spese legali”. I tre consiglieri condannati erano imputati dei  reati di cui agli articoli 81, 110 e 368 del codice penale in quanto in concorso e previo accordo, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso presentavano nella loro qualità di Consiglieri Comunali di minoranza una serie di denunce contro il Sindaco e i responsabili di area, nonchè del segretario comunale, idonee a perfezionare la fattispecie delittuosa del reato di calunnia. I tre consiglieri dovranno inoltre liquidare alla parte civile la somma di 32180582250 Euro per le spese processuali, invece il risarcimento del danno sarà determinato in separate sede.  Dopo la notizia della condanna per calunnia a 2 anni e 9 mesi di reclusione per il capogruppo di opposizione in consiglio comunale Pompeo Mario Perretta e dei consiglieri comunali di minoranza Lucio Caruso e Carmela Mastrullo, è arrivata la replica dei tre consiglieri di opposizione che in una nota inviata alla redazione testualmente dichiarano che  “la sentenza è di assoluzione ai sensi dell’art. 530 comma 2 del Codice di procedura penale perché i fatti contestati  non costituiscono reato su un capo di imputazione mentre la condanna per calunnia riguarda fatti nella stessa  sentenza che per analogia sono integranti del reato di calunnia sul  capo di imputazione  già caduto in primo grado ossia di  assoluzione”. I tre consiglieri annunciano, inoltre, che presenteranno ricorso in appello contro la sentenza di condanna di primo grado. “Facciamo quindi decidere  con serenità ai giudici presso la competente corte di appello – si legge ancora nel comunicato – nei termini  e modi di legge  e non strumentalizziamo fatti  e  circostanze per finalità elettorali. La verità è che se la pubblica amministrazione  rilasciasse gli atti alla minoranza, questi  processi per omissioni  non ci sarebbero stati”. (FONTE: ONDA NEWS)

 

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