Dalla Basilicata il prof. Calderone rende pubblica la lettera inviata a “Striscia la Notizia” dopo una puntata del 2016

Nel momento topico della campagna elettorale, in cui tutti i partiti promettono mari e monti, dichiarandosi ecologisti, scienziati del CNR, tutori dell’ordine pubblico e sociale, benefattori dell’umanità, rendo pubblica la lettera di protesta da me prodotta ed inviata alla trasmissione satirica “Striscia la notizia” di “Canale 5”, all’indomani  dell’infelice puntata di Ballarò del 5 aprile 2016, in cui il giornalista-scrittore Marcello Sorgi, ex direttore del TG1, per giustificare la politica di scempio ambientale perpetrata in Val d’Agri, nell’indifferenza generale, non aveva lesinato il suo disprezzo verso la nostra regione, al fine di influenzare l’esito dello sfortunato referendum “NO-TRIV”.

Gent.ma Redazione di “Striscia”, nella puntata del 5 aprile u.s di Ballarò, l’ex direttore del Tg1, Marcello Sorgi, al fine di giustificare lo scempio ambientale decretato dal nostro Governo, a nostro danno, ha affermato con alterigia e supponenza che: “La Basilicata è la regione più depressa d’Italia, dove i Comuni non hanno neanche un geometra (…) E’ un popolo di pastori che sta bene con le mucche e le galline. Basta leggere il “Cristo si è fermato a Eboli” per capire la Basilicata di oggi (…) Tolti i 14 Km di costa, il resto è solo desolazione (…)”. Ora, con vivo sdegno, nel confutare e respingere la serie di tali castronerie geografiche e sociologiche profuse in un clima di evidente delirio da servilismo, accettate pedissequamente dagli altri illustri convitati all’ infelice talk show, inaspettatamente remissivi, sento l’obbligo morale di richiamare, sic et simpliciter, l’attenzione su quanto, tra le altre cose, offre la bella  Lucania (l’antico nome della Basilicata).

1) La Basilicata, contrariamente a quanto detto a Ballarò, è tra le regioni più belle d’Italia ed è bagnata da due mari: il Tirreno, ad ovest (circa 15 Km di costa), con la magnifica perla di Maratea, e lo Jonio a est (circa 40 Km di costa), con le antiche vestigia di Metaponto ( Magna Grecia).

2) Vi sono innumerevoli castelli federiciani (tra cui quello di Melfi, dove l’imperatore Federico II di Svevia, nel 1231, promulgò le famose Constitutiones, e quello di Lagopesole, dove il grande imperatore alloggiava durante le sue battute di caccia col falcone) e siti archeologici, tra cui quelli di Venosa (città che ha dato i natali a Orazio Flacco, famosissimo  autore latino del “Carpe diem”, al quale ogni anno è dedicato il Certamen Horatianum: gara di traduzione che raccoglie studenti liceali da tutto il mondo), Grumentum e Vaglio.

3) I laghi vulcanici di Monticchio, costellati da famose fonti che forniscono acque minerali a tutta l’Italia, e il monte Vulture, sulle cui pendici si produce il famoso vino aglianico, esportato in tutto il mondo. Qui è nato il famoso meridionalista Giustino Fortunato, e, poco lontano, Francesco Saverio Nitti.

4) Le cascate di San Fele, set naturale di serie televisive di successo come “Il Generale dei Briganti” etc.

5) Le Dolomiti lucane, con i paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa, con l’attrazione internazionale del “Volo dell’angelo”, eletti tra i più bei borhi d’italia.

6) Last but not least, Matera (capitale europea della cultura 2019), con il suo scenario cinematografico dei Sassi, meta turistica d’eccellenza, privilegiata dai giapponesi e dai cineasti di tutto il mondo.

7) Dal punto di vista industriale abbiamo il mega -stabilimento della Fiat di Melfi, la Ferrero di Balvano etc.

8) Poi, in cauda venenum, per la legge del contrappasso, ci sono, purtroppo, pure i pozzi petroliferi, che si cerca di moltiplicare per i motivi che l’inchiesta giudiziaria in corso sta evidenziando.

Consigliando al Sorgi, e a chi lo ha sponsorizzato, il film “Basilicata coast to coast” del lucano Rocco Papaleo, vale la pena ricordare, inoltre, che le località turistiche sopra citate sono state inserite nella famosa guida turistica tedesca internazionale “Rother Wanderführer” del 2014; che il celeberrimo romanzo di Carlo Levi è del lontano 1945, e i due paesi del suo confino (Aliano e Grassano) sono coinvolti nel programma di Matera 2019. L’elenco degli attrattori e delle realtà culturali lucane potrebbe continuare all’infinito, ma, pro bono pacis, conviene fermarci qui, perché lo sdegno suscitato da tante assurdità è pari alla  fama degli ospiti protagonisti di quell’infelice puntata di Ballarò, maldestramente condotta da Massimo Giannini. Non mi resta, quindi, di confidare nell’interesse di “Striscia la notizia” a ripristinare, finalmente, la verità effettuale, come solo essa sa fare, tenendo conto di questa missiva, perché, è proprio  il caso di dire con Carlo Levi: “Le parole sono pietre”. Grazie per l’ospitalità e distinti saluti.

Distinti saluti, prof. Domenico Calderone

 

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