Regali di Natale. Spenderemo in media tra i 140 e i 160 €uro

E’ tra i 140 e i 160 euro la spesa pro capite per i regali di Natale, più o meno nella media del Natale 2016, con unica novità l’incremento anche da noi in regione dei mercatini all’aperto. Lo prevede  l’Ufficio Studi Confcommercio  che ha presentato un’analisi sull’andamento dei consumi, l’ammontare delle tredicesime e la propensione alla spesa per le imminenti festività. Non mancano indicazioni incoraggianti – sottolinea in una nota Confcommercio Potenza – per il prossimo Natale, sempre che fiducia e reddito disponibile non giochino brutti scherzi e sempre che gli acquisti della settimana del Black Friday non siano stati sostitutivi di quelli del Natale. Per quel che riguarda i regali, non c’’è una spinta particolarmente forte al regalo: “sostanzialmente siamo ai livelli di propensione e di percezione dello scorso anno”. In provincia di Potenza – aggiunge la nota – gli occhi sono puntati su Maratea che ospiterà l’evento di Capodanno con la diretta Rai e un flusso turistico, ci si augura, importante. Nel capoluogo il cartellone eventi appena presentato dall’Amministrazione Comunale – secondo i commercianti associati – dovrebbe invogliare agli acquisti e potrebbe contribuire a risollevare le sorti commerciali del centro storico che comunque ha bisogno di un piano di rilancio più complesso. Positivi i primi riscontri di vendite nei fine settimana in quella che è diventata la nuova area commerciale cittadina – via del Gallitello – con commercianti direttamente partecipi delle luminarie. Lo sforzo e l’impegno del Comune, come delle associazioni che promuoveranno gli eventi e le manifestazioni, sono comunque da  evidenziare. Gli italiani – sottolinea il rapporto – penseranno a mettere ordine nei propri bilanci e nelle proprie case o magari a fare qualche viaggio in più piuttosto che a fare regali, che comunque restano una voce importante a dicembre.  A conferma di qualche incertezza presente tra le famiglie c’è la prosecuzione del trend discendente sulla gradevolezza del rito dei regali, un fatto piuttosto importante per il commercio: se si riduce la voglia e la piacevolezza del fare i regali sarà difficile rimettere in sesto molti bilanci aziendali, per i quali il mese di dicembre continua a rappresentare il momento dirimente tra proseguire l’attività o chiudere. C’è dunque bisogno di nuove e più importanti iniziative di marketing per rilanciare il Natale come festa principale per i consumi. Può piacere o meno ma questi dati indicano una certa disaffezione che va recuperata. Per quel che riguarda la percezione della crisi, non si riduce neppure la percentuale di coloro che non ritengono del tutto finita la crisi: ennesima conferma di un malessere che – dice Confcommercio – ha molte manifestazioni e che certamente non contribuisce a irrobustire la crescita. 

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