Vietri di Potenza, pienone ed emozioni per la rievocazione storica su Sant’Anselmo Martire. Ben quattro repliche per l’ultima scena

Una scena in Piazza dell'Emigrante

Una scena in Piazza dell’Emigrante

VIETRI DI POTENZA – Conoscere ed approfondire la storia del Santo Patrono attraverso una rievocazione storica ambientata nel 1616, con oltre cento figuranti, con i vestiti dell’epoca, con buoi e con effetti spettacolari. Quello di sabato sera a Vietri di Potenza è stato un evento che molti non dimenticheranno mai per la bellezza, autenticità, spettacolarità ed emozione. Una rappresentazione che è riuscita a trasmettere davvero emozioni uniche, più volte “stoppata” dagli scroscianti applausi delle tantissime persone che hanno assistito passo dopo passo a tutta la rievocazione. In scena a Vietri la stria di Sant’Anselmo Martire: l’arrivo delle reliquie con il Martire Valentino, il miracolo, la donazione alla comunità vietrese ed uno spettacolo finale di video-mapping sulla facciata della Chiesa Madre, che definire solamente straordinario risulterebbe riduttivo. Alla regia della rievocazione storica Christian Giordano della Tea Production, supportato da una squadra di un centinaio di figuranti. Nella rievocazione anche quattro buoi, gli sbandieratori e musici della Città Regia di Cava de Tirreni e il Coro della Cappella Musicale di Assisi. La rievocazione ha messo quindi in scena la storia di Sant’Anselmo, a quattrocento anni esatti dall’arrivo a Vietri. Iniziata da via G. Falcone, ha percorso una parte di corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere la gremita Piazza del Popolo in corteo con costumi seicenteschi. Da qui al via le più salienti vicende del Santo, con l’ingresso dei quattro buoi in paese con le reliquie dei Martiri Anselmo e Valentino. Una rievocazione nata da un fatto documentato in un atto notarile dell’epoca, ritrovato lo scorso anno nell’Archivio di Stato a Potenza. Nello specifico si narra che il Duca de Sangro, cavaliere dell’Ordine di San Giacomo nonché signore di Abriola e di Castel Glorioso, donò su volere del padre alla comunità di Vietri le reliquie di Sant’Anselmo. In realtà, alla comunità di Vietri erano destinate le reliquie di San Valentino Martire. Le cronache dell’epoca raccontano, però, di un incredibile episodio avvenuto in quell’occasione. Il carro su cui viaggiavano le reliquie di Sant’Anselmo (destinato ad Abriola) si appesantì tanto da non poter più procedere. Tale episodio fu interpretato dalla comunità quale segno divino e Sant’Anselmo divenne così Patrono di Vietri di Potenza. Dopo il saluto in Piazza dell’Emigrante, nei pressi dell’Epitaffio è avvenuta proprio la scena del miracolo, con il carro di Sant’Anselmo che si appesantisce talmente tanto da non 3 - Sant'Anselmo Martire sulla facciata della Chiesa Madreriuscire a continuare verso Abriola, dove continuano invece i buoi con le reliquie del Martire Valentino. Scene emozionanti condite dallo spettacolo degli sbandieratori, musici e dal coro di Assisi, oltre ai giovani figuranti vietresi che ben hanno figurato anche nelle scene più emozionanti, quando hanno urlato al miracolo, coinvolgendo anche il pubblico. Lo spettacolo itinerante –“scortato” da centinaia di persone- è continuato nella piazzetta 2 - Una parte del pubblico che ha seguito la rievocazionedi San Pio, con la scena della donazione dell’atto notarile, ed è poi continuato con il trasporto delle reliquie nella Chiesa Madre. Qui l’ultima scena della rievocazione, ripetuta addirittura quattro volte per la massiccia presenza di pubblico e per dare a tutti la possibilità di vivere circa un quarto d’ora di emozioni. Sulla facciata della chiesa Madre uno spettacolo di video-mapping con la voce narrante di Sant’Anselmo che ha raccontato la sua storia, invitando tutti all’unione. Immagini ed effetti spettacolari che hanno emozionato ed impressionato tutti. La splendida scena si è conclusa con altri effetti speciali e con l’ingresso in Chiesa dei frati e delle reliquie di Sant’Anselmo. Nella rievocazione storica figuranti con costumi di famiglie nobiliari, duchi, dame, musici, sbandieratori, frati e buoi. Vietri non ricorda una iniziativa così bella, da tutti apprezzata, frutto di ricerche ed impegno, con un marchio originale e suggestivo. “Abbiamo provato a proporre al pubblico una manifestazione-spettacolo con un profilo “differente” dalle classiche “proposte artistiche” e soprattutto qualcosa di fortemente legato al territorio sotto l’aspetto storico, religioso e quindi culturale. Una scommessa condivisa fin da subito nell’associazione Sant’Anselmo. Io e gli altri volontari ci siamo messi in gioco gratuitamente, accettando anche il rischio di un flop”, ha sottolineato il regista Giordano della Tea Production. “Per me inoltre è stato un onore lavorare con i tanti figuranti giovani, adulti ed anziani. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti, una squadra incredibile. Tutti mossi da un’unica e condivisa voglia di essere protagonisti (e non spettatori) di un futuro migliore per la nostra comunità. In generale penso che Vietri abbia bisogno di essere più unito e questa speranza abbiamo provato a trasferirla mediante l’appello presente nelle proiezioni finali. Gli eventi storici (come l’anno Anselmiano) rappresentano l’occasione per inoltrare dei messaggi. Noi abbiamo inviato il nostro”. Mentre già giungono da più parti le richieste per organizzare uno spettacolo similare, la Comunità vietrese già freme e vuole rivivere presto queste emozioni. 

Claudio Buono

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