“Votare al referendum per riavvicinare i cittadini alla politica”: l’appello dell’Associazione Nazionale Consiglieri e Assessori comunali

Trivelle“Votare Sì al referendum No Triv è una scelta ambientalista e sostenibile, oltre che un monito al Governo per investire di più sulle energie rinnovabili. Per questo motivo accogliendo anche il monito del presidente della Consulta non posso che incoraggiare tutti ad esercitare un diritto democratico”. A pochi giorni dalla consultazione referendaria, il presidente dell’Ancac (Associazione nazionale consiglieri e assessori comunali) Franco Gentilesca si associa agli appelli del fronte del Sì. “Quale atto naturale della nostra associazione – spiega – ho invitato tramite lettera a mezzo posta certificata tutti i consiglieri comunali e gli assessori a sensibilizzare i cittadini dei propri Comuni a partecipare al Referendum indetto per il giorno 17 Aprile con il quale si chiede di esprimere la propria opinione in ordine all’art. 6, comma 17, terzo periodo del D. Leg.vo n. 152 del 03.04.2006 come sostituito dal comma n. 239 dell’art. 1 della L. n. 208 del 28.12.2015(c.d. Legge di Stabilità) limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard si sicurezza e di salvaguardia ambientale. un modo -spiega Gentilesca- per andare oltre le legittime opinioni in materia ma per ricordare a tutti che il Referendum è strumento di democrazia diretta che deve essere sempre utilizzato. È l’unico modo attraverso il quale ognuno può esprimere direttamente e senza intermediari la propria opinione su argomenti che interessano il futuro del nostro Paese. In particolare, il Referendum Abrogativo, come quello del 17 Aprile 2016, è una vera e propria fonte di legge, perché, andando a votare, il cittadino esercita direttamente il potere legislativo senza intermediari politici. Pertanto, è molto importante che tutti vadano a votare esprimendo liberamente la propria opinione così da raggiungere il quorum richiesto dall’art. 75 della nostra Costituzione. Un’occasione – spiega ancora Gentilesca – per mettere al centro il rapporto diretto tra cittadino e politica in un momento particolarmente critico. Non solo. L’A.N.C.A.C., con la sua attività e i suoi principi fondanti intende porre il cittadino al centro del suo interesse sapendo che un cittadino informato è un elettore consapevole che potrà contribuire attivamente alla crescita del Paese. Ed è proprio sensibilizzando le popolazioni tramite i principali e più prossimi rappresentanti democraticamente eletti – quali appunto consiglieri comunali e di riflesso gli assessori – che va il collante tra cittadino e politica, che deve tornare a ricoprire un ruolo centrale anzichè essere sempre più arginato dal governo nazionale e ridimensionato con la scusa dei risparmi. tra i tanti significati della consultazione referendaria del 17 aprile vi è il ricongiungimento dei cittadini dalla politica e dalle scelte che contano. Mai come per il Referendum si esprime in tutta la sua essenza. Quindi un forte impegno a livello nazionale – conclude Gentilesca – della nostra associazione per far valere un diritto che è quello del voto”.

Comunicato stampa ANCAC

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