Rete Imprese Potenza: Basilicata sesta per indice “Green Economy” nel 2014. Risultato “interessante e sorprendente”

Depliant_Uncem_green_economy_nov2011_1Il Rapporto di Fondazione Impresa sulla diffusione e sviluppo sul territorio della “green economy”, mediante l’Indice di green economy 2014, fornisce risultati interessanti e “sorprendenti” per la Basilicata a conferma della volontà e dell’impegno specie della piccola e media impresa a perseguire modelli innovativi e di ecosviluppo. Lo sottolinea Rete Imprese Italia Potenza riferendo che la nostra regione si posiziona al 6° posto dell’Indice di Green Economy 2014, scalando ben 6 posizioni (nel 2013 il suo Rank era 12esimo) e in 6 indicatori su 21 risulta ai primi tre posti, sfiorando la leadership per operatori nel biologico (2° con più di 200 operatori ogni 100 mila abitanti, più del doppio del dato Italia) e per trasporto pubblico (2° posto con 3,0 autobus ogni 1.000 abitanti, circa il doppio del caso Italia). In 10 indicatori su 21 il risultato è di “seconda fascia” (ovvero la nostra regione si posiziona dall’11° posto in poi) e questo determina la migliore performance complessiva fatta registrare dalle altre regioni che la precedono. In effetti, tra le criticità, la Basilicata risulta ultima per qualità ambientale dei prodotti (16° posto a pari merito con altre 4 regioni), densità di piste ciclabili e dotazione di parcheggi.  L’indice di Green Economy, attraverso cui è possibile stilare una “classifica” delle regioni italiane, è frutto dell’incrocio di 21 indicatori di performance afferenti ai principali settori interessati dalla green economy: energia, imprese/edilizia/prodotti, agricoltura, turismo, trasporti/mobilità e rifiuti. Fondazione Impresa ritiene, infatti, che questi siano i settori nei quali un nuovo modello di sviluppo possa trovare uno spazio significativo di crescita in Italia. Le variabili che compongono gli indicatori sono state RETE-IMPRESE-ITALIAselezionate sulla base dei principali aspetti che declinano la green economy, prendendo in considerazione gli indicatori che forniscono informazioni accurate, attendibili e confrontabili rispetto alle 20 regioni italiane. Per il presidente di Confartigianato Imprese Potenza Antonio Miele “il Rapporto ci incoraggia a proseguire il percorso per far diventare la nostra regione insieme alle altre del Sud un ‘laboratorio’ di nuove piccole imprese in settori trainanti, quali manifatturiero, alimentare, energie rinnovabili, Ict, turismo, smart city, trasporti, edilizia. Ciò trova conferma nei dati più aggiornati con 3.750 imprese in Basilicata nel settore costruzioni, 2.565 in quello manufatturiero, 1.801 nel turismo, 1.004 nell’alimentare, 759 nei trasporti e 150 nell’Ict, che si sommano alle 2.011 per le “smart city”.  Non si sottovaluti che le prestazioni urbane dipendono non solo dalla dotazione di infrastrutture materiali della città (capitale fisico), ma anche, e sempre di più, dalla disponibilità e qualità della comunicazione, della conoscenza e delle infrastrutture sociali (capitale intellettuale e capitale sociale). Quest’ultima forma di capitale in particolare è determinante per la competitività urbana. Il concetto di città intelligente – rileva Miele – è stato introdotto in questo contesto come un dispositivo strategico per contenere i moderni fattori di produzione urbana in un quadro comune e per sottolineare la crescente importanza delle tecnologie della comunicazione (ICT) e dell’informazione, il capitale sociale e ambientale nel definire il profilo di competitività delle città, muovendosi verso la sostenibilità e verso misure ecologiche sia di controllo sia di risparmio energetico, ottimizzando le soluzioni per la mobilità e la sicurezza.

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