UniBas, stasera il concerto di Antonio Nicola Bruno e Bellitamburi per chiudere le giornate dedicate al tema dell’immigrazione

POTENZA – Sarà la voce lucana di Antonio Nicola Bruno, insieme ai Bellitamburi, a chiudere le giornate dedicate al tema dell’immigrazione, in un concerto che si terrà stasera nelle aule Ippodamo e Pitagora all’Università della Basilicata di Rione Francioso a Potenza. “Concert for integration”, con la loro musica che proverà a contribuire al processo di integrazione, nell’ottica di Antonio Nicola Bruno al teatro Elsa Morantecontrastare le spinte xenofobe che si sono diffuse in Europa negli ultimi anni. Insieme al maestro Bruno anche Paki Palmieri alla batteria, Lino Pariota alla voce e sintetizzatori, Erick Yanou al basso e con la partecipazione di Alice Muro alla voce, in una iniziativa promossa dall’associazione culturale studentesca Unidea, con la collaborazione di altre come Petra, Optì Pobà e Fondazione Città della Pace. Il concerto avrà inizio alle ore 18.30. Insieme a loro però non mancherà anche Lino Pariota, cantante e tastierista, noto artista e direttore musicale del Festival di Napoli. Durante il concerto verranno eseguiti due pezzi di grande successo, come “7 seconds” di Youssou Ndour e un altro grande successo di Bob Marley, “Redemption song”, con la voce della bravissima artista lucana Alice Muro. L’altra voce che ormai da anni è quella armoniosa, tradizionale, legata alla cultura lucana e all’identità, sarà quella di Antonio Nicola Bruno, autore, compositore, musicista e cantante con collaborazioni importanti insieme ad artisti come Pino Daniele, Antonio Infantino, 99 Posse, Eugenio Bennato e tanti altri. In ultimo la sua inconfondibile voce spicca notevolmente anche nel successo di “Fiore di Lucania”. Antonio Nicola Bruno è uno che tiene a cuore il Sud e la Basilicata, sempre richiamato nella sua musica: “Il Sud come appartenenza a radici, armoniosamente legate a tradizione e sperimentazione, che incrocia diverse culture ed altre identità –ha dichiarato al Quotidiano- un viaggio nella tradizione verso il futuro, attraverso i canti di amore e di lotta, tra il sacro e il profano, tra il sublime ed il dannato”. Con la musica che sarà proposta all’Unibas “tradizione e nuovi ritmi prenderanno forma con una nuova identità, grazie ad ospiti del gruppo sempre diversi. Questi incroci di culture danno vita ad una sperimentazione coinvolgente, ricerca di momenti improvvisativi, estemporanei e psichedelici durante il concerto, risultato di un lungo lavoro di studio e di prove con tutti i componenti del gruppo e con i musicisti ospiti, che di volta in volta cambiano e rinnovano notevolmente la struttura dello spettacolo”. L’appuntamento è per questa sera, dalle ore 18.30, per cantare, ballare e socializzare, nel segno dell’integrazione e della lotta alla xenofobia.

Claudio Buono

 

 

 

 

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