“L’innalzamento di “fascia” per la Questura di Potenza doveva essere un vantaggio, invece, per ora, con un organico sempre carente, è solo aumentato il carico di lavoro aggravato dall’impiego di personale di Polizia di Stato in servizio a Potenza per espletare attività in altre parti del Paese e persino all’estero, in Albania”. A sostenerlo è la segreteria provinciale di Potenza e regionale Basilicata UilPolizia in una lettera al Ministero dell’Interno con la richiesta di un intervento (sollecitato anche alla segreteria nazionale UilPolizia) al fine di “mettere un freno la pressione quotidiana di lavoro di Poliziotti e Poliziotte della nostra provincia, prima che ciò vada ad inficiare la tranquillità lavorativa degli stessi e la sicurezza dei cittadini”.
“La UILPolizia – è scritto nella lettera – negli ultimi anni si è trovata più volte a dover sottolineare la carenza di organico che colpisce la Questura di Potenza e le altre articolazioni della Polizia di Stato presenti in provincia, ma per la prima volta ci troviamo a confrontarci con una gestione che probabilmente ne ha poca contezza. Il Questore di Potenza, nella quotidianità, vuole “giustamente” che siano assicurate tutte le tipologie di servizio: come le esigenze del C.P.R. di Palazzo San Gervasio (con i numerosi accompagnamenti degli immigrati destinati al Centro di Palazzo); l’ordine pubblico quotidiano a cui va aggiunto quello da espletare per ben 3 squadre di Calcio di Serie C; il controllo del territorio che ogni giorno diventa più complesso e, non per ultimo, quello di sistemare i cosiddetti “numeri” in cui vanno ad inserirsi gli aggiornamenti professionali ed il godimento delle ferie. Per la prima volta però – sottolinea UilPolizia – ci dobbiamo confrontare con una gestione che ha fatto della Questura di Potenza un contenitore di Uomini e Donne pronto ad essere utilizzato per qualsiasi esigenza nasca in ognuna delle province italiane. In un capoluogo di Regione come Potenza, ove tantissime volte sul territorio è presente una sola Volante (a totale discapito della sicurezza degli operatori oltre che dei cittadini), dove si accumulano fortissimi ritardi nella procedura di rilascio del porto d’armi, dove sempre più spesso ai colleghi viene “negato” l’unico riposo settimanale per assicurare i servizi, accade che si invia personale fuori provincia per espletare aggregazioni richieste dal Dipartimento di P.S. (Vedi Trieste, Palio di Siena, G7 e non per ultime Verona ed Albania) ma non senza conseguenze. Difatti, tutto ciò comporta che il personale nell’effettuare tali servizi non ha potuto, né potrà, svolgere il “regolare” turno di Volante, di Vigilanza, o presso gli Uffici della PAS, PAC, Squadra Mobile ecc., accumulando altresì vari riposi settimanali che nel periodo considerato e per esigenze di servizio non ne hanno potuto beneficiare. Inoltre si “obbligano” gli operatori di Polizia a usufruire delle ferie più arretrate. Il risultato è che – è scritto nella lettera – oggi assistiamo, come mai capitato in passato, che i dipendenti inquadrati in turni continuativi si ritrovino su quelli non continuativi e viceversa. Nessuno, però, si preoccupa del fatto che i colleghi hanno una vita personale e di famiglia e come tutti hanno delle esigenze che, purtroppo, sempre più spesso devono mettere da parte perché viene prima tutto il resto, vale a dire la richiesta di personale da inviare in giro per l’Italia ed anche all’estero e poi magari, com’è capitato, non si riesce a presenziare la sentita Manifestazione Civile e Religiosa, appena trascorsa, in onore della Madonna di Viggiano, Patrona della Basilicata, creando una grande lacuna di immagine per la Polizia di Stato Lucana”. Per tutto questo la UilPolizia sollecita azioni e misure urgenti.