
Veronese con Tortorelli
La spesa del fitto di casa che incide sul budget delle famiglie di Matera per il 23,5% e di Potenza per il 18,6%; la media nazionale è del 24,2%, con punte del 58% circa nelle grandi città. È quanto emerge da uno studio del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil, diretto dalla segretaria confederale Ivana Veronese, che ha elaborato i dati dell’Agenzia delle entrate (valori Omi), riguardanti il II semestre 2023 e il II semestre 2024. Si sono calcolati, quindi, i costi medi di locazione degli appartamenti di 100 mq circa, accatastati come abitazioni civili (A/2) ed economiche (A/3), e ubicati in zona semi centrale in 106 città capoluoghi di provincia. L’incidenza del costo del canone di affitto, invece, è stata calcolata sui dati Istat relativi alle condizioni di vita e reddito delle famiglie. Seguendo questa metodica, si sono ottenuti i risultati dei due capoluoghi: a Matera canone fitto medio mensile 735 euro (annuo 8.820 euro); a Potenza canone medio mensile 580 euro (annuo 6.960 euro). “È chiaro, dunque, che nel nostro Paese – ha commentato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese – si pone il tema dei costi dell’abitare, così come si pone il tema di adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita. Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a un progressivo disinvestimento nell’offerta di abitazioni sociali, sostituite con forme di contributo diretto alle famiglie in difficoltà che vivono in affitto, con risorse tuttavia scarse, discontinue, non in grado di rappresentare una misura strutturale”. “L’accesso alla casa, come risposta a un bisogno primario, è innanzitutto un tema di diritto. Una corretta politica abitativa – ha aggiunto Veronese – deve affrontare sia le condizioni di emergenza sia i nodi strutturali. Da una parte occorre aumentare la dotazione finanziaria del fondo per il sostegno agli affitti, quasi del tutto azzerato dall’attuale Governo, dall’altra serve introdurre un piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica che non può essere limitato al “piano casa Salvini”, rivelatosi, infatti, una goccia nell’oceano.” “Per garantire il diritto alla casa crediamo serva ben altro a partire dai provvedimenti per affrontare il “caro affitti” e il tema degli affitti brevi che rischiano di “dopare” il sistema delle locazioni”. “Vi è poi il tema dell’alto costo delle locazioni per gli studenti universitari che – ha spiegato Veronese – senza interventi, rischia di minare il diritto allo studio”. “Al Governo chiediamo di rimettere al centro del dibattito politico il tema della casa, coinvolgendo in un confronto di merito il sindacato che – ha concluso Veronese – finora è stato completamente ignorato dal Ministro Salvini”.
“Per il sindacato delle persone il diritto alla casa resta una delle priorità da garantire alle famiglie”: dice il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli aggiungendo che “da troppi anni non si registra un piano di edilizia residenziale popolare e l’edilizia cooperativa ha una battuta d’arresto, compromettendo sia il diritto all’abitare di dipendenti e pensionati, sia il diritto allo studio per gli studenti universitari. Altro tema è favorire l’acquisto dell’abitazione. Banca d’Italia riferisce che lo scorso anno l’ammontare dei nuovi mutui in Basilicata è stato di circa 127 milioni di euro. La quasi totalità dei nuovi contratti ha continuato a essere stipulata a tasso fisso, in presenza di condizioni di costo più vantaggiose rispetto ai mutui a tasso variabile. Nel 2024 l’espansione dei nuovi mutui abitativi ha interessato la clientela di tutte le classi di età, risultando più intensa per i debitori con meno di 45 anni; la quota del valore dei nuovi mutui concessi a questi ultimi è stata pari al 77,5 per cento, in lieve aumento rispetto all’anno precedente. I più giovani hanno continuato a beneficiare delle garanzie del Fondo prima casa. La capacità di acquisto della casa di proprietà per le famiglie lucane è in linea con quanto osservato nel Mezzogiorno e in Italia. Ma – conclude – su prestiti e tassi bancari è necessario fare di più per venire incontro alle famiglie monoreddito”.