I bombardamenti di Israele e USA sui siti nucleari iraniani: un folle boomerang radioattivo che ricorda Chernobyl 

I bombardamenti a tappeto dei sionisti israeliani sul suolo iraniano, per distruggere ipotetici impianti di arricchimento dell’uranio, fatto di inaudita gravità che non sembra preoccupare il nostro caro Occidente, a chi ha una memoria più lunga fa subito ritornare in mente lo scoppio della famigerata centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, avvenuta nel 1986. Sito nucleare apparentemente lontano, dal quale, però, si sprigionò una serie di nubi radioattive che irradiarono i loro invisibili  raggi di morte su tutto l’ecumene, provocando un aumento massiccio delle patologie tumorali, specialmente nelle popolazioni europee ed asiatiche. Ora Israele, Paese di soli 9 milioni di abitanti, distribuiti su una superficie di circa 22000 Kmq ( circa il doppio della Basilicata), grazie all’appoggio politico-militare incondizionato del democratico, cristiano Occidente, incarnando il classico David biblico, si permette il “lusso” di ingaggiare persino i terroristi dell’Isis, e tenere addirittura 7 fronti di guerra aperti contemporaneamente, grazie alle armi di alta tecnologia prodotte in situ e quelle che riceve regolarmente dagli altri Paesi, in primis, i guerrafondai USA, partner privilegiati ed alleati, il cui PIL è un prodotto interno lordo di morte, basandosi per il 90% sull’industria bellica, tant’è che, quello statunitense è il popolo più armato al mondo. E i risultati si vedono quotidianamente: stragi a scuola, al cinema, al supermercato, all’ospedale, all’ospizio, per strada.

Ovunque. Sì, parliamo del luogo più insicuro al mondo, in perenne crisi educativa, tanto da essere definito dalla rivista di lingua inglese Speak Up: “A Nation of Illiterates”. Un giudizio tranchant che non ammette repliche, ma ci spiega perché in quel Paese può essere eletto chiunque alla massima carica politico-istituzionale, a prescindere dal grado d’istruzione e dalla fedina penale. E il tycoon “unto” dal Signore, che ha inventato il MAGA (acronimo sibillino di: Make America Great Again, ovvero, fai l’America di nuovo grande), anche annettendo la Groenlandia e il Canada, per il momento, è proprio frutto di tale in-cultura, volta alla sopraffazione, in nome di un presunto, odioso suprematismo razziale, nei confronti dei più deboli  e indifesi. Ciò che stanno mettendo in pratica, dall’indomani dei fatti del 7 ottobre 2023, i cinici soci sionisti d’Israele, dove la confinante Striscia di Gaza (formicaio umano di oltre 2 milioni di abitanti, su appena 160 Kmq) è ridotta ad un cumulo di cenere, per effetto dei bombardamenti continui, senza soluzione di continuità, su tutte le strutture, infrastrutture, persone e cose, finanche sugli “assembramenti” di adulti e bambini, i quali, ridotti a larve umane, cercando un pezzo di pane o un pugno di riso, ricevono, invece, in testa, puntualmente, bombe trasportate e sganciate da ingannevoli, micidiali droni, ovvero “insetti” elettromeccanici teleguidati. Sono sotto gli occhi di tutti, le immagini televisive strazianti di bambini piangenti con le scodelle vuote in mano,  in cerca di cibo, lasciato marcire nei grandi autoarticolati degli organismi internazionali e delle Ong, da mesi bloccati alle frontiere, dal feroce  esercito israeliano.  

Intanto veniamo a sapere che, in luoghi strategici di Gaza, alcuni tour operators  israeliani, autorizzati dal Governo, hanno creato, a beneficio del turismo macabro a pagamento, delle postazioni in altura, attrezzate all’uopo, da cui poter osservare, tramite appositi cannocchiali, ciò che rimane della martoriata “Striscia”, mentre, a qualsiasi ora, infuriano i bombardamenti, e i poveri palestinesi  di ogni età vengono trucidati “live”!

Tornando in Iran (repubblica islamica dal 1979, circa 90 milioni di abitanti, su una superficie di oltre 1600000 Kmq), fino al 1935 Persia, a chi, affetto da islamofobia, parla a vanvera, digiuno di una seppur minima conoscenza della Storia, bisogna informarlo che la Persia  è stata governata per lungo tempo dall’autoritaria dinastia dei Pahlavi, molto amica dell’Occidente, e che, nel 1953, un tentativo di governo democratico fu stroncato da un Putsch orchestrato dal binomio indissolubile Stati Uniti-Regno Unito (e da chi, se no?). Proprio gli stessi ai quali ora non sono graditi i tanto odiati ayatollah, in quanto nemici di Israele: l’unico Paese autorizzato a detenere bombe nucleari ad libitum, al fine di poter dominare, tenendo sotto scacco, tutto il Medio Oriente. L’Iran, invece, inviso alle oligarchie euro-americane, nonostante il pronunciamento dell’AIEA, secondo cui: “Non esiste nessuna evidenza che l’Iran stia preparando la bomba atomica (…)”,  dovrà comunque prepararsi a “ricevere” non si sa quante bombe GBU-57, di 14 tonnellate di peso ciascuna, perché è l’unico mezzo per distruggere gli ipotetici impianti sotterranei per l’arricchimento dell’uranio, attribuiti per sospetto. E sapete chi sono gli inventori di questo “speciale” ordigno, lanciabile solo dai bombardieri B2, capace di penetrare nella roccia fino a 60 metri di profondità? Provate ad indovinare! Sì, sono loro: i sudditi dell’imprevedibile palazzinaro, bancarottiere e cabarettista, dedito a minacciare militarmente e, come dice Kesselgross, “dazieggiare” il mondo, compresi i poveri, simpatici pinguini dell’Antartide. Sic et simpliciter perché, parafrasando una frase celebre, la Terra, in questo buio momento  storico, si regge sulle spalle di gnomi guidati da ciechi! E il conto alla rovescia verso l’apocalisse è cominciato stanotte, 22 giugno, con i raid aerei americani su Fordow, Natanz e Isfahan.  Mister  “Briscola” mantiene, così, le promesse di morte. Insieme al ministro della difesa israeliano che, nome omen, si chiama Katz!

Prof. Domenico Calderone

4 comments

  1. Dr. Giuseppe Giannini

    La follia guerrafondaia dei sionisti, spalleggiati dagli americani e dalla UE, che da tempo sta scrivendo la sua fine istituzionale, è descritta in maniera, purtroppo perfetta, nell’articolo del professor Calderone. È chiaro il progetto di eliminazione fisica (il genocidio) del popolo palestinese, che si evince dalle palesi dichiarazioni del governo di estrema destra e dal fanatismo religioso dei coloni. Così come è evidente lo scopo di attentare alla sovranità di altri Stati:Libano, Yemen, Siria, Iraq ed ora l’Iran. Nel caso palestinese non regge la guerra al terrorismo islamico di Hamas, sia perché vi sono centinaia di migliaia di vittime innocenti, sia perché Netanyahu finanzia un’organizzazione filo Isis. Per quanto riguarda l’Iran al momento non dispone di armi nucleari, mentre Israele si, rappresentando un pericolo non solo per il Medio Oriente ma per il mondo intero. Inoltre, riguardo al Trattato di non proliferazione nucleare, Israele non l’ha sottoscritto e gli americani ne sono usciti quando gli iraniani l’avevano firmato accettando i controlli degli ispettori. Insomma le ennesime menzogne di sangue – ricordiamo le balle sulle armi chimiche irachene? – che avranno ripercussioni umane, sociali ed economiche. Trump, Netanyahu, Von der Leyen, Kallas, Zelensky, Meloni, ed i governi inglese, tedesco, francese & co. stanno portando il mondo alla deriva. Criminali!

  2. Danila Marchi

    I “GRANDI” giocano alla guerra, mi vien da pensare e da dire e ciò mi riporta a una poesia che ho scritto, anzi più d’una in base alle numerose, infinite guerre che consentono agli uomini di uccidersi tra loro. Mi pare orrobile e orripilante quello che accade nel mondo per opera e perseveranza dei potenti, coloro che decidono delle vite e delle morti degli altri, dei disastri umani, sociali e ambientali. Dispongono con prepotente arroganza delle vite altrui, ma mai mettomo a repentaglio la propria, tanto meno quella dei propri congiunti. Non capiranno mai il prezzo della sofferenza e del dolore che si paga finché non saranno loro a rimetterci la pelle. Nel loro mondo “al contrario” hanno scambiato il male col bene, ne sono strenuamente convinti, tutti, e ne vanno fieri.

    I GRANDI GIOCANO ALLA GUERRA

    I grandi giocano alla guerra
    e mandano i soldati
    ad uccidersi nelle trincee

    I potenti giocano alla guerra
    e si credono forti
    si sentono grandi eroi
    mentre i soldati si uccidono
    mentre la gente muore
    sotto le bombe

    Al fronte non c’è tempo
    per avere paura
    si combatte per spartirsi il mondo
    uomini bestia malati di morte
    assetati di sangue
    di brandelli di carne
    di cui nutrono gli occhi
    e il cuore di pietra
    di mastice i loro cervelli
    incollati al male
    che non hanno vergogna
    né provano dolore

    Nelle loro coscienze vigliacche
    i tiranni stanno seduti
    comodi nelle loro poltrone
    di pelle rosso sangue verdi di bile
    mentre mandano gli altri a morire
    in una carneficina d’odio e di morte
    Senza Fine

  3. Danila Marchi

    I “GRANDI” giocano alla guerra, mi vien da pensare e da dire e ciò mi riporta a una poesia a tema che ho scritto, anzi più d’una, come le infinite guerre a questo mondo. Mi pare orribile e orripilante quello che accade nel mondo per opera e perseveranza di pochi potenti che hanno nelle loro mani le sorti del mondo. Costoro decidono delle vite, delle morti degli altri, dei disastri umani, sociali, ambientali. Dispongono con arrogante prepotenza delle vite altrui, ma mai mettono a rischio la propria tanto meno quella dei loro congiunti. Non capiranno mai il prezzo di sofferenza e dolore che si paga, finché non saranno loro o i loro figli a rimetterci la pelle. Nel loro mondo al contrario hanno scambiato il male col bene, ne sono strenuamente convinti, tutti, e ne vanno orgogliosi e fieri.Sono i veri pazzi, malati a cui andrebbe fatto un TSO per evitare che nuocciano ancora.

  4. Prof.ssa Maria Muccia

    Ho già espresso il mio pensiero, in merito alla guerra, in altra sete. Avrei poco da aggiungere. Forse esse rappresentano spunto per poesie, libri e storie da raccontare, sembra una cosa seria, ma, in realtà non basta scrivere ma esortare le persone usate a rivolgersi all’indietro, contro chi la decide e non combattere contro le persone innocenti. Il problema sta nel fatto che tanti soldati si arruolano volontari, ciò significa che non è colpevole solo chi decide la guerra, ma, anche quella parte di popolo che condivide la stessa cosa, quella parte che ha perso il senso umano della vita. E ne sono tanti! Questa è la cosa che più preoccupa. Se si analizzasse la guerra russa e Ucraina vi assicuro che, tra quei soldati ci sono anche italiani volontari e nessuno lo dice: è pazzesco solo a pensarlo! Ma è così. Auguro solo che tutto finisca presto e che non si ampli di dimensione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *