Slot Mob un gesto collettivo di liberazione dall’azzardo di massa per una giusta economia. Iniziative diffuse sul territorio italiano 21 giugno 2025. Potenza – Piazza Don Bosco – Caffetteria Don Bosco ore 11
Lo strapotere dell’industria dell’azzardo sembra non incontrare alcun limite in Italia come dimostra la recente decisione del governo di rimuovere il divieto di sponsorizzazione delle manifestazioni sportive disposto con il Decreto Dignità del 2018, come tutti possiamo osservare nei nostri media. Quel provvedimento era solo un primo passo richiesto dalla società civile responsabile per poter arrivare a mettere in discussione il sistema delle concessioni pubbliche nella gestione del cosiddetto gioco d’azzardo. Un meccanismo che ha premiato negli ultimi decenni gli interessi delle grandi società di capitali che godono di forti protezioni trasversali in campo politico ed economico.
Lo smarrimento provocato dall’epidemia da Covid e dagli scenari di guerra sempre più preoccupanti hanno fatto abbassare l’attenzione verso la strategia di chi continua a trarre vantaggio dalla crescita patologica dell’azzardo di massa che risponde allo stesso disagio esistenziale e sociale provocato dall’incombere di un’economia di guerra. Tale condizione di fragilità strutturale spiana l’autostrada all’azzardo come ultima via di uscita disperata dalla solitudine e dalla povertà materiale ed esistenziale.
Per tale motivo crediamo che sia venuto il tempo per rilanciare il movimento Slot Mob in diverse città italiane. Si tratta di eventi collettivi di consumo critico e alternativo già molto diffusi prima della pandemia, per dare spazio e voce ad un legame sociale più forte della seduzione del denaro e delle lobby di ogni genere. Premiare pubblicamente gli esercenti che hanno deciso di non essere il terminale finale dell’industria dell’azzardo vuol dire che il vero malato patologico è uno Stato che dipende dagli introiti di questa filiera economica che arricchisce solo le società private con effetti recessivi sull’intera società
Sosteniamo e apprezziamo tutte le realtà che in campo educativo e sanitario cercano di prevenire i danni e di curare le vittime di un sistema iniquo, ma affermiamo che la finalità esplicita del movimento Slot Mob è quella di cambiare le regole dello stesso sistema, con l’intenzione esplicita di togliere le concessioni dell’azzardo alle società di capitali per affidarle ad una gestione pubblica e responsabile, non incentivante il consumo per ottenere più entrate erariali.
Sappiamo che sul nostro territorio sono già attive iniziative di prevenzione e contrasto all’azzardo, e che sono state avviate collaborazioni importanti che meritano di essere valorizzate. Tuttavia, i recenti arretramenti normativi a livello nazionale ci impongono di tenere alta l’attenzione e rafforzare la rete territoriale.
Lo Slotmob vuole essere anche un’occasione per rilanciare l’impegno del Forum delle Associazioni Familiari di Basilicata, insieme a tutti coloro che credono in una società che protegge le sue fragilità e non le espone al ricatto della solitudine e della precarietà come l’associazione “Famiglie Fuori Gioco” che collabora a questa iniziativa.
Lo Stato non deve fare cassa sui più fragili ma riequilibrare i conti sanando le troppe diseguaglianze inaccettabili in una società dove troppe famiglie non arrivano a fine mese.
Invitiamo dunque tutti i cittadini e le cittadine, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, movimenti e associazioni cattoliche e laiche, ong, sindacati, università, ad aderire. Non possiamo più aspettare. Anche questa critica civile all’azzardo è eredità di Papa Francesco, del suo amore verso le vittime e gli ultimi.
Lo fanno sapere Gianfranco Apostolo (Presidente Forum delle Associazioni Familiari della Basilicata) e Roberta Santopietro (Presidente Famiglie Fuori Gioco).