Nel segno di Giovanni Passannante. Successo a Vietri di Potenza per l’evento promosso dall’associazione Pro Salvia con numerosi ospiti

Ha suscitato grande interesse a partecipazione, sabato sera a Vietri di Potenza, la nuova tappa organizzata dall’Associazione Pro Salvia nell’ambito delle iniziative di “Passannante in Itinere”, un viaggio a ritroso attraverso i luoghi limitrofi e non di Salvia per il recupero della memoria di Passannante. Giovanni Passannante nato in terra salviana il 19 febbraio 1849 è stato un anarchico italiano e nel 1878 fu autore di un fallito attentato alla vita di re Umberto I, il primo nella storia della dinastia Savoia. Passannante venne condannato a morte, poi la pena gli fu commutata in ergastolo. La sua prigionia fu spietata e lo condusse alla follia, sollevando un enorme scandalo nell’opinione pubblica. Venne, in seguito, trasferito in manicomio, dove passò il resto della sua vita. Il suo paese d’origine, in segno di penitenza, fu rinominato all’epoca Savoia di Lucania in onore della famiglia reale.

Nella sala convegni di Viale Tracciolino numerosi ospiti per discutere e approfondire della figura controversa dell’anarchico lucano Giovanni Passannante, con una storia ricca di sfaccettature. Il convegno promosso a Vietri, che è uno dei paesi di Passannante (dove vivono tante famiglie con questo cognome) ha fornito una occasione preziosa per approfondire la sua figura.

“Felici – ha sottolineato il sindaco Christian Giordano – di aver ospitato questo evento, che approfondisce un personaggio che è tornato a far discutere, legato anche a Vietri di Potenza. Attraverso questo approfondimento riusciamo a diffondere delle peculiarità che riguardano i nostri territori sotto l’aspetto culturale. Proprio la cultura deve essere un rilancio per i nostri territori”, ha dichiarato il sindaco, Christian Giordano.

L’idea degli eventi chiamati “Passannante in Itinere” – ha sottolineato a Melandro News Ivana Parente, organizzatrice dell’evento insieme all’associazione – nascono dalla voglia di far conoscere la figura dell’anarchico nel territorio lucano con maggiore consapevolezza per la sua importanza, considerato che oltre 40 comuni hanno aderito all’ associazione Pro Salvia liberamente con delibera di giunta e non solo del Melandro.

Numerosi gli ospiti che hanno preso parte all’evento. Il sindaco Christian Giordano, Lina Argia Passannante (presidente associazione Pro Salvia), Margherita Sarli (direttrice APT Basilicata), Caterina Salvia (presidente GAL Percorsi), Gelsomina Sassano (già sindaco di Marsico Nuovo e componente associazione Lo Scrigno), Gerardo Larocca (presidente Anci Basilicata), Ivana Parente (coordinatrice dell’evento, che ha parlato del connubio tra arte anarchica e pensiero anarchico di Passannante), Merisabel Calitri (storico dell’arte), Nando Irene (attore e regista), Giuseppe Iaquinta (medico e scrittore), Ferdinando Dello Iacono (scrittore e storico) e Gisueppe Salvatore (vice presidente dell’associazione Pro Salvia). Ha coordinato l’iniziativa la giornalista Carmen De Rosa.

Durante la serata sono stati proiettati anche diversi filmati che riguardano Passannante. Non sono mancati diversi interventi dal pubblico.

“Ci tenevo a portare questo evento nel mio paese”, ha sottolineato la presidente di Pro Salvia Lina Argia Passannante, che ha aggiunto: “ho trovato grande corrispondenza da parte delle istituzioni locali e della comunità. A Vietri c’è la gran parte dei passannante, diversamente da Savoia dove non ci sono. Abbiamo cercato di coinvolgere tante persone che hanno risposto presente, per raccontare la storia di Giovanni Passannante”. Per Giuseppe Salvatore, vice presidente: “E’ l’ottava tappa di Passannante in itinere. Vogliamo far conoscere questa figura in giro per la Basilicata e in particolare nei comuni limitrofi a Savoia. L’obiettivo è far conoscere la reale figura di Giovanni Passannante”.

Questo il commento di Ivana Parente, coordinatrice dell’iniziativa: “Ho voluto fortemente questa iniziativa, e questo è un momento importante, perchè ho voluto portare all’interno di questo evento le istituzioni. Le ho volute perché arte storia e cultura si sposano con la valorizzazione del territorio dando vita ad un turismo sociale e culturale. Ho cercato di realizzare un connubio fra il pensiero anarchico di Passannante e quelli che sono gli ideali dell’arte anarchica. E’ chiaro che Giovanni non era un artista nel senso del termine, ma si crea un connubio perché ci sono molte affinità che lo legano a quelli che sono gli ideali di libertà. Grazie alla dottoressa Calitri siamo riusciti a creare questo connubio”.

Claudio Buono

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