“Sono stata vittima di una tentata truffa bancaria”. E’ questa la nuova frontiera delle truffe, e a darne annuncio è una donna residente nel Potentino, in un post su Facebook. Un tentativo, da parte dei truffatori, di ricevere dei soldi tramite un bonifico.
“Sono stata contattata da un numero che risultava intestato alla banca centrale di riferimento per comunicarmi che era partito un bonifico dalla mia filiale senza la mia autorizzazione. E per poterlo bloccare c’era solo un modo, quello di recarsi nella propria banca ed eseguire un bonifico intestato ad un iban generato dalla Polizia Postale. Ma il tutto con molta discrezione perché mi hanno fatto credere che fosse partito da un operatore stesso che io dovevo denunciare con la ricevuta del bonifico”.
Truffatori che le studiano davvero tutte, pur di racimolare soldi ai danni di ignare vittime. “Il presunto operatore della banca chiede i dati sensibili e fa credere alla potenziale vittima che vuole aiutare, ma in realtà vuole sapere il saldo per poi chiedere un bonifico di un importo un pò inferiore. Prima di arrivare a questo fa contattare da un numero che, se cercato sul web, risulta essere la Questura di Potenza. Questo presunto ispettore comunica un nuovo iban intestato alla vittima sul quale fare questo bonifico”.
“Io – ha raccontato la donna che è riuscita a non farsi truffare – me ne sono accorta perché ho chiesto nome e cognome del presunto ispettore e ho chiamato in Questura a potenza, chiedendo se esistesse questa vicenda e questa persona”. Circostanza, ovviamente, smentita.
“Per cui – ha sottolineato la donna – mi sento di consigliare a tutti di non credere a nessuna chiamata ma di recarsi in banca o chiamare direttamente alla Questura. Sono truffatori ben organizzati perché hanno dei programmi che generano i numeri per cui sul cellulare della potenziale vittima compare il vero numero della Questura o della banca di riferimento”.
Insomma, bisogna fare davvero molta attenzione. Perchè la truffa ormai viaggia tramite ogni mezzo e anche oltre l’immaginabile.
Claudio Buono