Il team WonderWay ha raggiunto ieri mattina alle 6:00 (ora italiana) il confine mongolo, completando con successo la prima parte della sua ambiziosa spedizione Basilicata-Mongolia 2025. Dopo aver attraversato Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Russia, Siberia e Repubblica dell’Altai, la Poderosa IV, fedele Subaru Forester del 2003, si prepara ora ad affrontare la fase più impegnativa del viaggio. Ricordiamo che il team è partito da Picerno con questa spettacolare impresa firmata da Antonio Curcio e da Donato De Stefano.
“Questi primi 10.000 chilometri sono stati un’incredibile conferma delle nostre scelte”, racconta a Melandro News Antonio Curcio, responsabile della spedizione. “La Poderosa si è dimostrata molto più di un semplice mezzo di trasporto: è diventata la nostra casa mobile, affidabile su ogni tipo di terreno e sorprendentemente confortevole nelle lunghe percorrenze”.
Il viaggio finora ha attraversato paesaggi in continua trasformazione: dalle Alpi austriache alle pianure dell’Europa orientale, dalle foreste baltiche alle infinite steppe russe, fino ai primi contrafforti dei monti Altai. Ogni tappa ha presentato sfide diverse, permettendo al team di testare a fondo le capacità del veicolo e l’efficacia delle modifiche apportate.
“L’allestimento interno si è rivelato perfettamente funzionale”, ha spiegato Donato De Stefano, documentarista della spedizione. “Il sistema che abbiamo creato per la vita a bordo – con cucina, zona notte e tutti i supporti tecnici necessari – ha superato brillantemente il test dell’utilizzo quotidiano in condizioni molto diverse tra loro”.
Ma la vera sfida inizia ora. Nei prossimi giorni, il team si addentrerà nel deserto del Gobi, dove tenterà di mappare una nuova rotta verso i monti Altai. Si tratta della parte più ambiziosa del progetto, che vedrà la Poderosa IV impegnata in centinaia di chilometri di off-road puro, in condizioni ambientali estreme. Il percorso successivo prevede il rientro in Russia, l’attraversamento del Kazakistan, un nuovo passaggio in Russia, per poi dirigersi verso Georgia, Turchia, Grecia e Albania, prima del rientro finale in Italia. Un itinerario che metterà alla prova non solo il veicolo, ma anche la resistenza fisica e mentale dell’equipaggio.
“La Subaru Forester si è rivelata una scelta vincente”, sottolinea Curcio. “Il motore boxer da 125 cavalli non ha mai mostrato segni di cedimento, la trazione integrale si è comportata egregiamente su ogni superficie, e i consumi sono rimasti nella media prevista nonostante il carico e le condizioni spesso impegnative”.
WonderWay non è solo un’impresa esplorativa: è un progetto che unisce avventura, documentazione e connessione tra culture. In questi primi 10.000 chilometri, il team ha raccolto centinaia di ore di materiale video e fotografico, documentando non solo i territori attraversati ma soprattutto le persone incontrate e le loro storie. “Ogni giorno è una conferma della filosofia alla base di WonderWay”, conclude Curcio. “Le strade più meravigliose non sono necessariamente quelle più difficili da percorrere, ma quelle che ti permettono di scoprire qualcosa di nuovo su te stesso e sul mondo che ti circonda”.
La spedizione può essere seguita in tempo reale attraverso i canali social di WonderWay, dove il team condivide aggiornamenti quotidiani, foto e video del viaggio. L’arrivo in Mongolia rappresenta un traguardo importante, ma è solo una tappa di un’avventura che promette ancora molte sorprese.