Con una pronuncia di grande rilevanza giuridica e sociale, il Tribunale del Lavoro di Modena (RG 2025/262) ha accolto il ricorso presentato da un operatrice socio sanitaria e giovane madre, riconoscendole il diritto all’assegnazione temporanea presso l’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza, dove lavora il marito, ai sensi dell’art. 42-bis del D. Lgs. 151/2001. Si tratta di un importante successo a tutela dei diritti della maternità, reso possibile grazie all’instancabile impegno della UIL FPL, che ha sostenuto con determinazione la lavoratrice sin dall’inizio, e alla straordinaria capacità difensiva dell’Avvocato Antonio Di Lena.
Il giudice ha ritenuto fondata la richiesta, confermando la sussistenza di tutti i presupposti previsti dalla normativa e respingendo le eccezioni sollevate dall’Azienda San Carlo, la quale aveva rigettato l’istanza sostenendo l’inesistenza di posti vacanti. Il Tribunale ha invece riconosciuto come infondata tale motivazione, chiarendo che l’assegnazione temporanea non può essere ostacolata da mere scelte organizzative interne o vincoli gestionali privi di supporto normativo. L’ordinanza ha ribadito la centralità della tutela della genitorialità, richiamando anche i principi costituzionali e sovranazionali che impongono di garantire al minore l’assistenza e la presenza dei genitori nei primi anni di vita.
La UIL FPL, da sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio sanitario, ha svolto un ruolo cruciale in questa vicenda, confermandosi ancora una volta un punto di riferimento concreto nella difesa dei diritti, anche contro le rigidità di apparati amministrativi che tendono a disattendere lo spirito delle norme a tutela della famiglia. Il sindacato ha accompagnato la lavoratrice in ogni fase della vertenza, supportandola nella presentazione della domanda, nella fase stragiudiziale e infine davanti al giudice, con grande determinazione e attenzione umana.
Decisivo è stato il contributo dell’Avvocato Di Lena, che ha saputo rappresentare con autorevolezza e rigore le ragioni della ricorrente, ottenendo non solo l’accoglimento del ricorso, ma anche la condanna dell’Azienda San Carlo al pagamento anche delle spese legali.
La sentenza rappresenta dunque una duplice affermazione: da un lato, il diritto delle madri lavoratrici a conciliare lavoro e famiglia; dall’altro, il valore di una difesa giuridica competente e radicata nella realtà dei diritti.
Questa pronuncia ha un valore che va oltre il singolo caso: è un precedente importante per tutti i dipendenti pubblici e del comparto sanitario che si trovano in situazioni simili, e conferma che i diritti, quando sono difesi con convinzione e competenza, possono e devono essere affermati.
Lo comunica il segretario regionale aggiunto UIL FPL, Giuseppe Verrastro.