Cinque anni fa, in pieno lockdown, mentre il mondo si fermava, un ragazzo di Tito, Michele Buono, accendeva una scintilla destinata a diventare una fiamma. Solo, nella sua stanza, con pochi mezzi ma tanta voglia di mettersi in gioco, ha iniziato a muovere i primi passi nella boxe, ispirato da video online e da un’energia che cercava sfogo in quel periodo difficile. Nessuna palestra, nessun coach, solo passione, dedizione e guantoni.
Oggi Michele è una delle giovani promesse del pugilato italiano nella categoria élite fino a 75 kg. In un arco di tempo sorprendentemente breve, ha trasformato una passione solitaria in un percorso agonistico serio e ambizioso, affrontando sui ring i migliori pugili italiani e internazionali. Incontri dopo incontri, colpo dopo colpo, il pugile titese sta costruendo il suo nome nel panorama nazionale.
A sostenerlo in questo percorso ci sono il padre Massimo – il suo primo tifoso – e lo staff tecnico di Marcianise, uno dei centri più importanti per la boxe italiana. Tre volte a settimana, Michele e suo padre percorrono circa 900 chilometri per raggiungere la palestra, affrontando viaggi lunghi e faticosi in nome di un sogno che prende sempre più forma. Un impegno che testimonia quanto sacrificio ci sia dietro ogni vittoria.
Il team di Marcianise ha subito creduto in lui, prendendolo sotto la propria ala e organizzando la sua attività sportiva con professionalità e visione. E i risultati iniziano a parlare chiaro: Michele sta crescendo, si sta affermando e continua a sorprendere, sia per le sue qualità tecniche sia per la sua determinazione incrollabile.
Tutta la comunità di Tito guarda a lui con orgoglio e con grandi aspettative. Perché Michele ha dimostrato che con costanza, passione e sacrificio, anche da un piccolo paese si può puntare in alto. E chissà, magari un giorno lo vedremo rappresentare l’Italia nei grandi tornei internazionali.